(AGI) - Taranto 24 gen. - Un emendamento al decreto "Mille proroghe" in discussione alla Camera per riportare, nel 2016, la copertura economica dei contratti di solidarieta' ai lavoratori Ilva dal 60 al 70 per cento della retribuzione. Lo hanno presentato i deputati Pd Vico, Pelillo, Ginefra, Capone, Bargero, Grassi, Bordo, Mongiello, Cassano, Massa, Losacco, Mariano e Ventricelli. L'emendamento riguarda la proroga dei termini in materie di competenze del ministero del Lavoro. Si chiede che sulla copertura economica dei contratti di solidarieta' siano postati 50 milioni per il 2016. "A tal fine - si legge nell'emendamento Dem - l'ammontare del trattamento di integrazione salariale relativo ai contratti di solidarieta', e' aumentato nella misura del 10 per cento della retribuzione persa a seguito della riduzione di orario. Al relativo onere, pari a 50 milioni, si provvede a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione di cui alla legge 28 gennaio 2009, numero 2. Il rifinanziamento - affermano i deputati Pd - fa riferimento ad accordi e relative istanze rispettivamente stipulati e presentati prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo 14 settembre 2015, numeri 148". E la necessita' di intervenire sull'aumento della copertura economica dei contratti di solidarieta' per il personale Ilva sara' evidenziata domani mattina nei lavori del Consiglio comunale di Taranto. Dall'opposizione, Forza Italia presentera' infatti un ordine del giorno chiedendo "che il Consiglio comunale deliberi formale istanza alla Regione Puglia ed al Governo affinche' sia finanziata l'integrazione salariale fino al raggiungimento della misura dell'80 per cento per i lavoratori dello stabilimento di Taranto. Una delibera - dice Forza Italia - che, raccogliendo l'appello a fare quadrato lanciato dai lavoratori dall'aula del Consiglio comunale, va approvata con urgenza non solo per coinvolgere tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, ma anche per chiamare a raccolta la politica nazionale, trasmettendo l'atto approvato a tutti i capigruppo, alla Camera ed al Senato, dei partiti presenti in Parlamento". Per Forza Italia, "un'iniziativa a tutela del salario di migliaia di famiglie, ora ancor piu' necessaria alla luce delle voci sul nuovo accordo in fase di rinnovo. Infatti - si sostiene - non vi e', al momento, alcuna certezza circa l'integrazione salariale che permette di garantire il 70 per cento del reddito dei lavoratori, cosi' come risulta essere a rischio il pagamento dei ratei per gli istituti integrativi al salario finora corrisposti nelle buste paga direttamente dall'azienda. Tutte misure che, invece, sembrano essere garantite ai lavoratori di Cornigliano a Genova dove il doppio intervento della Regione Liguria e del Parlamento, con l'adozione di specifico emendamento al decreto legge 191 del 2015, sta consentendo un' integrazione fino all'80 per cento del salario". Nei giorni scorsi Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno scritto a Governo, Regione Puglia e Ilva prospettando di nuovo il problema. Sollecitato anche un intervento della Regione Puglia perche' attraverso risorse proprie copra il 10 per cento di solidarieta' mancante. I diversi appelli lanciati non hanno pero' avuto esito e i lavoratori dell'Ilva di Taranto in contratto di solidarieta', annunciano i sindacati, "a febbraio rischiano di prendere 850 euro al mese, tanto quanto la cassa integrazione".
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