(AGI) - Roma, 22 gen. - Il 2015 e' stato "un anno di svolta per FCA con un aumento della produzione del 66%, 2.700 nuovi occupati stabili e il crollo della Cig al 12%". E' quanto sostiene uno studio della Fim-Cisl, secondo cui rispetto al 2014 la produzione del settore auto e' aumentata di oltre il 63% e rispetto al 2013 del 70,3%. Considerando anche i veicoli commerciali l'incremento e' stato rispettivamente pari al 46,9% e al 55,7%. Per la Fim e' risultata vincente la combinazione investimenti e accordi sindacali. Cosi', sono stati raggiunti "risultati record" allo stabilimento di Melfi; l'impianto Sevel "non ha mai avuto un momento di stop nemmeno durante la crisi, ma solo qualche rallentamento durante la situazione di crisi maggiore". A Pomigliano d'Arco si e' registrato un aumento della produzione anche se si e' lontani dalla crescita ipotizzata nel 2010 per la piena occupazione. "Ora - sostiene il sindacato - e' necessario che il gruppo FCA prima del restyling sulla nuova Panda previsto nel 2018, destini al GB Vico una o piu' vetture Alfa Romeo" ed "e' indispensabile che alla vigilia del nuovo rinnovo del contratto di solidarieta', 31 marzo 2016, si aumenti il numero delle ore di lavoro per i coinvolti nella solidarieta', ripartendo maggiormente tra tutti i lavoratori questa ulteriore crescita produttiva. Una strada concreta e percorribili potrebbe essere quella di inserire e incrementare il numero di lavoratori sul notturno". Lo stabilimento della Ferrari segna una piccola crescita in termini di volumi e "certamente la recente quotazione in Borsa porra' la societa' in un contesto nuovo e di ulteriore prospettiva". Quanto a Grugliasco e Modena, dopo la crescita esponenziale del 2014, e' passato "un anno di assestamento" in particolare per il marchio Maserati. "La flessione nei volumi di Maserati sono riconducibile in particolare al mercato cinese, mentre per quello italiano ed europeo si sono riscontrati crescite importanti. Questo ha determinato l'utilizzo di un breve periodo di cassintegrazione che ha coinvolto alcuni lavoratori dello stabilimento di Grugliasco. Il 2016 con il restyling su Ghibli e il lancio del nuovo Suv Maserati Levante nel primo trimestre 2016, che riguardera' lo stabilimento di Mirafiori, determineranno una ripresa e una crescita dei volumi produttivi". A Cassino, "per la produzione della nuova Giulia, sono iniziati il 18 gennaio i primi corsi di formazione per il personale ed "e' prevedibile che con la salita produttiva si procedera' al rientro di tutti i lavoratori sospesi parzialmente in Cassa integrazione. Attualmente in media sono stati coinvolti 3352 lavoratori per circa 105 giorni di cassa integrazione. Entro la fine del 2016 e' previsto il "job-one" anche per il Suv Alfa Romeo". Infine, a Mirafiori, l'inizio della produzione sul Suv Levante e' "una questione di settimane e questo garantira' una ripartenza produttiva e una rinascita dello stabilimento dentro il nuovo polo del lusso di Mirafiori e Grugliasco. L'investimento e' stato di oltre 1 miliardo di euro, ma sara' necessario il lancio del secondo modello per garantire il totale recupero di tutta la forza lavorativa in carico allo stabilimento". La recenti conferme degli obiettivi del piano 2014-2018 - dichiara il segretario nazionale Fim Ferdinando Uliano - dal punto finanziario ed economico sono certamente un elemento positivo e di prospettiva per il futuro degli stabilimenti". La Fim ha saputo cogliere la sfida, impegnando l'azienda ad effettuare importanti investimenti. La preoccupazione maggiore riguarda la tempistica delle produzioni ed "e' importante avere assicurazioni da Fca. Le nuove produzioni di Giulia e del prossimo Suv Alfa Romeo e' molto probabile che assorbiranno totalmente la CIG a Cassino e avranno anche impatti di crescita occupazionale".
Sicuramente gli stabilimenti che "rischiano di soffrire per un slittamento dei tempi" sono in particolare Pomigliano e Mirafiori. Ambedue in attesa di un secondo modello per poter soddisfare l'obiettivo della piena occupazione. Mentre su Mirafiori la seconda vettura era stata gia' annunciata, sullo stabilimento GOLD di Pomigliano e' nelle mani di Marchionne la decisione di un nuovo modello da affiancare a Panda o su due nuovi modelli con una nuova Panda destinata altrove".
Sul fronte dell'occupazione - prosegue il sindacalista -
in 12 mesi sono stati stabilizzati con accordi sindacali 2.700 giovani e per tutto il 2016 proseguira' l'impegno sindacale per una gestione in positivo delle stabilizzazioni a tempo indeterminato. "I dati di produzione su FCA evidenziano in modo chiaro e senza alcun dubbio che le scelte sindacali che abbiamo fatto, in questi anni, hanno garantito il futuro di un settore fondamentale e trainante della nostro settore industriale - fa notare il leader Fim Marco Bentivogli - Gli accordi sindacali e la nascita di FCA hanno dato prospettive agli stabilimenti e all'occupazione in Italia. Quelli che rappresentavano una Fiat-Chrysler FCA, scomparsa e in fuga dal nostro Paese sono smentiti dalla realta' dei fatti. La nostra azione ha consentito di dare prospettive occupazionali e di reddito a migliaia di lavoratori occupati negli stabilimenti FCA e a tutto l'indotto. Dopo Pomigliano, Melfi, Grugliasco, Sevel tocca a Cassino e Mirafiori.". "In un clima di speculazioni finanziaria - conclude - e' importante che chi non ha perso la bussola continui a scoraggiare chi distrugge ricchezza e a valorizzare chi la produce con l'ingegno e la fatica di decine di migliaia di lavoratori. (AGI)
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