(AGI) - Milano, 16 gen. - Un inizio di 2016 da dimenticare per la Borsa di Milano che in settimana ha visto il Ftse Mib perdere un altro 3,39% (a quota 19.995 punti; All Share -3,34%) affossata, in linea con le altre principali borse europee, dalle tensioni geopolitiche internazionali, dai timori legati all'andamento dell'economia cinese e da diversi dati macroeconomici deludenti, tra cui l'ulteriore calo del prezzo del greggio, sceso sotto i 30 dollari al barile per la prima volta in 12 anni. Con la flessione della precedente ottava, Piazza Affari porta a quasi il 10,5% il passivo da inizio anno, cancellando cosi' in soli 15 giorni il guadagno dell'intero 2015.
Tra le blue chips, quasi tutte in negativo, pesante ribasso per Fiat Chrysler, penalizzata dalle accuse a Renault per un possibile nuovo 'caso dieselgate' e dalle denunce, definite dal gruppo "infondate", di alcuni concessionari di aver gonfiato i dati sulle immatricolazioni. Pesanti anche gli altri titoli della scuderia Agnelli: Exor 13,45%, Ferrari -8,86%, CnhI -6,27%
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