Roma - Secondo venerdì nero dell'anno per le borse europee. Dopo la seduta in negativo di venerdì scorso, anche oggi la chiusura è da brividi. L'Euro Stoxx 50 (l'indice dei principali titoli dell'Eurozona) lascia sul terreno il 2,37% ma la cosa più preoccupante è che il contagio sembra essere arrivato anche dall'altra parte dell'Oceano Atlantico con Wall Street che sta vivendo una seduta da brividi. Il Dow Jones cede attualmente il 2,96%, lo S&P 500 il 2,37% e il Nasdaq il 3,3% dopo essere andato oltre il -4%. La crisi dell'economia e della finanza cinese e il continuo calo del prezzo del petrolio, la cui quotazione oggi è tornata ai minimi da 12 anni, sembra poter attaccare il resto del mondo. Insomma, anche se Warren Buffet, l'oracolo di Omaha, non si è ancora espresso, alcuni analisti cominciano a paventare l'idea che se la Cina non si riprende in fretta così come le quotazioni di greggio, si possa andare incontro a una terza ondata di recessione globale, dopo aver sperimentato la double dip (crisi del 2008 e del 2011).
La giornata si era aperta con il forte calo dei prestiti bancari in Cina a dicembre a cui era seguito il tonfo della borsa di Shanghai del 3,55% per i timori di un rallentamento dell'economia. Stesso discorso per il petrolio che aveva perso terreno sui mercati asiatici per poi toccare i minimi da 12 anni sotto i 30 dollari. A pesare il fatto che nel week-end potrebbero essere tolte le sanzioni all'Iran con la conseguenza che il mercato, già saturo, verrebbe inondato da nuovo greggio iraniano. Nel pomeriggio le nuvole nere si erano intensificate con l'indice Empire, che misura l'attività manifatturiera nello Stato di New York, sceso a gennaio ai livelli della recessione. Sempre negli Stati Uniti, a dicembre in calo i prezzi alla produzione (-0,2% a livello congiunturale), le vendite al dettaglio (-0,1% su base mensile) e la produzione industriale (-0,4%). In questo quadro, sono crollate le borse europee con Londra che ha perso l'1,93% a 5.804,10 punti, Francoforte il 2,54% a 9.545,27 punti, Parigi il 2,38% a 4.210,16 punti. Giù anche Milano -3,07% e Madrid -3,18%. In rialzo anche lo spread a 109 punti base con il rendimento del decennale all'1,56% mentre l'euro guadagna qualcosa sul dollaro a 1,0945. (AGI)
(15 gennaio 2016)