Roma - Al via i saldi in tutta Italia dopo la partenza anticipata in Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d'Aosta. Un avvio particolarmente atteso dai consumatori a caccia di occasioni ma anche dai commercianti che sperano di recuperare l'andamento al ribasso delle vendite degli ultimi mesi, legato anche alle temperature miti che hanno creato minor interesse intorno all'acquisto di capi invernali. Fino al 5 marzo sarà possibile fare acquisti a prezzi ribassati, ma si sa i primi giorni sono quelli delle occasioni 'vere', e i negozi sono più affollati. Avvio timido a Roma e Milano, più sostenuto in Calabria e Toscana
Saldi al via: Codacons, buona la partenza
Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 346 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori (il 3% in piu' rispetto all'anno scorso), per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro. Secondo un'indagine svolta sui consumatori, è in leggera crescita la percentuale di italiani che, rispetto a dodici mesi fa (saldi gennaio 2015) è intenzionata ad approfittare dei saldi invernali 2016. Saranno il 55%, quota di oltre quattro punti superiore rispetto a quella registrata in occasione del gennaio 2015. Tra coloro che non utilizzeranno i saldi quasi due su tre hanno acquistato a saldo almeno una volta in passato. Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento, calzature, accessori (sciarpe e guanti) e biancheria intima. In leggera flessione gli articoli sportivi e i prodotti di pelletteria.
Il 41% dei consumatori sperimentera' punti vendita differenti da quelli che frequentano abitualmente, spesso alla ricerca di un prezzo "piu' competitivo". Tale quota, supera di quasi quattro punti percentuali quella rilevata in occasione del gennaio 2015.
A sperimentare negozi "diversi" saranno in prevalenza le donne in età compresa tra i 18 e i 44 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane, in possesso di un titolo di studio medio. Le famiglie. Del tutto evidente l'esigenza dei consumatori di cercare il prezzo piu' basso nei negozi che non si frequentano abitualmente.
I dieci consigli per non prendere fregature
A ogni modo, piu' del 42% degli italiani considera "importante" il periodo dei saldi. La quota e' in crescita rispetto a quella registrata lo scorso anno (41,9%) coerentemente con la crescita della percentuale di coloro che si appresteranno a fare acquisti a saldo. In leggera flessione la percentuale degli italiani che attendono il periodo dei saldi per acquistare qualsiasi tipo di prodotto. Tale quota, in diminuzione rispetto allo scorso anno, e' un segno forse della crisi lasciata alle spalle.
L'84,5% dei consumatori ha approfittato dei saldi almeno una volta in passato. Tra questi, due su tre non hanno mai acquistato merce per un valore superiore al 30% di quella totale che sono soliti comperare nel corso di un anno intero. Dall'indagine emerge inoltre che gli italiani stanno ricominciando a dare maggiore importanza alla qualita' dei prodotti rispetto al prezzo. La quota dei consumatori che attribuiscono maggiore importanza al prezzo e' in flessione rispetto ai saldi 2015 di 1,5 punti percentuali. Attribuiscono maggiore importanza al prezzo soprattutto i soggetti di genere maschile in eta' avanzata, residenti nelle regioni del Mezzogiorno e nelle grandi aree metropolitane, in possesso di un titolo di studio medio/basso.
(5 gennaio 2015)
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