Milano - La giornata di sciopero dello shopping indetto dai sindacati confederali per il rinnovo del contratto dei lavoratori del commercio si rivela un flop. "Risulta al momento dell'8%, inferiore del 15% rispetto a quella della scorsa manifestazione del 7 novembre, che era stata misurata nel 9,4%", afferma in una nota Federdistribuzione, riferendo di non avere segnalazioni di punti di vendita chiusi. "Siamo in grado di fornire un regolare servizio alle persone in un momento così particolare per gli acquisti natalizi", sottolinea Federdistribuzione che in precedenza aveva definito incivile lo sciopero del settore durante il periodo dello shopping natalizio.
"Dicevano che non era civile scioperare il 19 dicembre, e allora chiediamo al presidente di Federdistribuzone dov'è la civiltà di chi non rinnova i contatti lavori, costringendo i lavoratori a passare un altro Natale senza contratto": così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, risponde, nel suo intervento che ha chiuso la manifestazione dei lavoratori della grande distribuzione, a Federdistribuzione. "Noi - sottolinea Camusso - siamo pronti, saremmo contenti se potessimo dire che sotto l'albero di Natale troverete il contratto. Ma vi diciamo che continueremo così, Cgil insieme a Cisl e Uil, perchè il contratto lo vogliamo". Il segretario della Cgil se la prende anche con la Coop la cui totalità dei punti vendita sono rimasti regolarmente aperti in tutto il territorio nazionale, con regolare affluenza dei soci e consumatori. Si tratta, si legge in una nota della Coop, di "un risultato importante e positivo che ci conforta nel sostenere le nostre opinioni anche nella nuova fase della contrattazione successiva allo sciopero", in quanto "primaria missione della cooperazione di consumatori è quella di garantire a soci e clienti un adeguato servizio, tutelando così anche l'occupazione. Anche in questa particolare circostanza questo compito è stato assolto".
Susanna Camusso, invita la Coop a rivedere il proprio slogan, ritenendola responsabile, assieme a Federdistribuzione del mancato rinnovo del contratto di categoria. "Dicono 'la Coop sei tu', ma chi è questo tu?. Ci dicono sempre siamo soci. Ma soci di cosa?, se l'unico fine è il profitto. Ripensino allo slogan", afferma Camusso in Piazza della Scala dove è confluito il corteo di migliaia di lavoratori della grande distribuzione in sciopero per il mancato rinnovo del contratto. "A Federdistribuzone e Coop - aggiunge Camusso - diciamo di smettere di mettere i lavoratori uno contro gli altri perchè sappiamo che è questo il motivo per cui non è stato rinnovato contratto". Da parte della Camusso c'è anche un attacco alle norme che hanno consentito le aperture domenicali e la maggior flessibilità sugli orari di lavoro: "Non possiamo passare la vita dietro a una cassa ad aspettare che arrivino i clienti", "vogliamo una vita uguale e normale per tutti, perchè dobbiamo stare 24 ore su 24 dietro una cassa a disposizione dei clienti quando possiamo essere clienti anche noi stessi?", afferma Camusso secondo la quale le aziende con "le liberalizzazioni hanno aumentato i costi e ridotto i fatturati". "La grande distribuzione e il commercio - conclude - staranno meglio quando staremo tutti meglio, perchè senza di noi non si va da nessuna parte". (AGI)
(19 dicembre 2015)