Grave calo del lavoro e del Pil, l' Italia e' in deflazione
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Grave calo del lavoro e del Pil, l' Italia e' in deflazione

Grave calo del lavoro e del Pil, l' Italia e' in deflazione

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(AGI) - Roma, 29 ago. - Venerdi' nero per l'economia italiana.I dati Istat diffusi in mattinata su disoccupazione, inflazionee crescita consegnano un quadro poco rassicurante da cui emergeche l'Italia e' in recessione e, per la prima volta dal 1959,anche in deflazione. Mentre continuano a calare i posti dilavoro. Secondo i dati dell'Istat la disoccupazione e' tornataa salire a luglio con un balzo al 12,6%, 0,3% in piu' di giugnoe 0,5% in piu' rispetto a luglio dell'anno scorso. Idisoccupati italiani sono 3 milioni e 220 mila, in aumento di69 mila unita' da giugno a luglio e 143 mila in piu' rispettoallo stesso mese dell'anno scorso. Gli occupati calano al ritmodi oltre 1.000 al giorno: in totale, informa l'Istat, gliitaliani che hanno un lavoro sono 22 milioni 360 mila, 35 milain meno rispetto a giugno. In lieve calo invece ladisoccupazione giovanile: i disoccupati tra i 15 e i 24 anni,informa l'Istat, sono 705 mila a luglio. Il dato sull'occupazione non e' il solo ad essere negativo:a luglio frena ulteriormente l'andamento dei prezzi e siconferma il Pil negativo nel secondo trimestre. Sul frontecrescita, cosi' come previsto ai primi di agosto, l'Istatconferma infatti che l'Italia e' in recessione: dopo il -0,1%segnato nei tra gennaio e marzo infatti, il Pil del secondotrimestre e' negativo dello 0,2%. Che l'economia sia fermaemerge da tutti gli indicatori: nel secondo trimestre infatti,i consumi finali hanno registrato una variazione nulla, sintesidi una crescita dello 0,1% della spesa delle famiglie e di uncalo dello 0,1% della spesa della Pubblica Amministrazione edelle Istituzioni Sociali Private, mentre gli investimentifissi lordi sono diminuiti dello 0,9%. Le importazioni sonoaumentate dell'1,0%, le esportazioni dello 0,1%. L'Italia entra infine in deflazione. Ad agosto, secondo lestime preliminari comunicate dall'Istat, l'indice nazionale deiprezzi al consumo per l'intera collettivita', al lordo deitabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente ediminuisce dello 0,1% su base annua (era +0,1% a luglio). Sitratta delal prima volta dal settembre del 1959, quando pero'la crescita del Pil del periodo del boom economico eradecisamente piu' alta di quella attuale e avanzava ad un ritmomedio del 5% annuo e proprio nel '59 arrivo' al 7%. "La situazione e' drammatica, serve una scossa", dice ilpresidente di Confindustria, Giorgio Squinzi secondo cui "anchequest'anno a meno di un miracolo il dato del Pil sara'negativo". Secondo il leader degli industriali, "il governodeve prendere misure, anche dolorose, ma che ci riportino allacrescita. Tutti dobbiamo avere la contezza che si vive al disopra delle nostre possibilita' e percio' dobbiamo faresacrifici". .
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