Roma - Il Partito Democratico resta con il fiato sospeso per quanto accaduto a Napoli, con i sospetti di brogli alle primarie e il relativo ricorso presentato da Antonio Bassolino. Lo statuto del Pd prevede tempi lunghi per la presentazione e la decisione sul ricorso: circa un mese e mezzo in tutto. Ma trattandosi di elezioni primarie, lascia agli organismi locali determinare i tempi degli uni e degli altri.
TUTTO IN 48 ORE - Nel caso di Napoli, ci sono 48 ore di tempo, a partire dal verificarsi dei fatti in oggetto, per presentare il ricorso ad una Commissione ad hoc istituita nel capoluogo campano e composta collegialmente da un rappresentante per ogni candidato, piu' un garante esterno.
RIUNIONE DOMANI ALLE 12 - La Commissione, presieduta da Giovanni Iacone, si riunira' domani alle 12 nella sede del Partito democratico metropolitano di Napoli in via Toledo.
IL PRECEDENTE LIGURE - Cio' che distingue il caso ligure, che vide protagonista Cofferati contro Paita, da quello campano e' che nel primo caso ci si trovava di fronte a primarie di partito, nel secondo si tratta di primarie di coalizione che vedono la partecipazione anche di socialisti e Centro Democratico, tra gli altri.
LE IPOTESI IN CAMPO - La commissione di garanzia delle primarie decide se annullare o meno i voti espressi dai seggi incriminati
COME CAMBIA IL RISULTATO - La commissione potrebbe quindi decidere di annullare i seggi incriminati. In questo caso potrebbe vincere Bassolino vista la distanza esigua, meno di 500 voti tra i due. (AGI)
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