A partire dai suoi progetti, alcune decine di artigiani belgi e lussemburghesi hanno realizzato un centinaio delle sue macchine, con un meticoloso lavoro durato 4 anni. I manufatti sono ora in mostra a Bruges, prima tappa di un viaggio che li porterà in giro per l’Europa assieme a un altro centinaio di oggetti, disegni, mappe e riproduzioni di dipinti.
La maggior parte dei marchingegni esposti sono opere di guerra: Leonardo lavorava su commissione dei potenti della sua epoca, quel Rinascimento in cui la guerra era l’attività a cui i piccoli Stati in cui era divisa l’Italia si dedicavano con maggiore applicazione. E così, soprattutto a Milano quando era al servizio di Ludovico Sforza, il Moro, Leonardo ha progettato innovazioni per le arti militari dell’assedio, delle battaglie marittime, per il trasporto più rapido delle truppe.
Il genio di Leonardo si è però dedicato anche alle opere di ingegneria civile, ponti e costruzioni, (uno dei ponti mobili e galleggianti su barche che ha progettato per fare attraversare i fiumi ai soldati è stato realizzato e utilizzato proprio in Belgio durante la seconda guerra mondiale) oltre che all’idrodinamica e all’ottica.E i principi che lo hanno avuto a corte fra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento (oltre agli Sforza, i Borgia, i Gonzaga, i Medici e per finire il re di Francia Francesco I) gli hanno anche affidato l’incarico di stupire i loro visitatori con invenzioni giocose che rallegrassero le loro feste e i loro spettacoli teatrali.
Il gusto per la ricerca dell’innovazione ha caratterizzato anche l’attività artistica di Leonardo, in qualche caso compromettendo la buona conservazione nei secoli a venire di opere importantissime come l’Ultima cena dipinta a Milano. E’ proprio la pittura però che spiega la scelta di Bruges come prima sede per la mostra sulle invenzioni di Leonardo. “I pittori fiamminghi sono stati la sua principale fonte di ispirazione – osserva il curatore Jean-Christophe Hubert, che 10 anni fa aveva curato una mostra sul genio vinciano nella basilica di Koekelberg a Bruxelles – così come per progettare le sue macchine leggeva Aristotele e i grandi testi scientifici dell’antichità”.
La mostra è interattiva e ha l’obiettivo di avvicinare i giovani al genio di Leonardo, con filmati a 3D e la possibilità per i più piccoli di costruire oggetti (in particolare un ponte nel giardino dello spazio espositivo) a partire dai disegni originali.