R oma. - Luca Mazzà al posto di Bianca Berlinguer alla guida del Tg3, Ida Colucci per il Tg2; confermati i direttori del Tg1, Mario Orfeo, e del TgR, Vincenzo Morgante.
Stando a quanto apprende l'Agi da fonti interne di Viale Mazzini, sono questi i curricula che il dg della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, si prepara a presentare per le prossime nomine ai Tg. Nomine che potrebbero, in ogni caso, slittare a giovedi' dopo la discussione in vigilanza Rai sul piano editoriale prevista per mercoledi' sera. Al pacchetto potrebbero aggiungersi nelle prossime ore i nuovi incarichi per Berlinguer e Masi. L'azienda, nel frattempo, precisa che nessun "nella giornata odierna, il dg non ha presentato alcun profilo ai consiglieri di amministrazione di viale Mazzini". D'altra parte, la riunione del consiglio d'amministrazione della Rai e' confermato per domani mattina con all'ordine del giorno il nuovo piano editoriale e le prossime nomine dei direttori dei tg.
Immediate le reazioni da parte degli esponenti politici dei diversi partiti: "Se e' vero quello che leggo sui giornali, vuol dire che di fronte a qualche meritata conferma come quella del direttore del Tg1, che io stimo molto, si va a qualche ingiusta punizione. Mi riferisco per esempio al direttore del Tg2. Spero sia falso che la sostituzione del direttore del Tg2 avvenga per giustificare la sostituzione del Tg3, e cioe' della dottoressa Berlinguer che stimo anch'io", ha commentato Angelino Alfano. Al leader Ncd ha risposto subito dpo l'esponente di Idea, Gaetano Quagliariello: "Di Matteo Renzi non ci stupiamo, e anzi ora ci e' piu' chiara la sua ammirazione per le recenti gesta di Erdogan. Piu' singolare e' il tardivo rammarico di chi da tempo ha rinunciato a combattere e mettere in gioco le proprie posizioni di potere in nome dei princi'pi in cui dice di credere". E aggiunge: "In Italia accade che un governo arrogante, spregiudicato e bulimico asservisce a se stesso la governance del servizio pubblico con una contro-riforma e in vista del mundialito referendario procede alle epurazioni".
Anche il Movimento Cinque Stelle vede un collegamento tra la conferma di Orfeo al Tg1 e la consultazione referendaria: "E' sempre piu' chiaro perche' Matteo Renzi vuole confermare Mario Orfeo alla guida del Tg1. Il telegiornale della rete ammiraglia Rai si conferma, dati alla mano, megafono del si' al referendum. Dal 15 aprile al 15 luglio lo squilibrio e' abnorme, dimostra parzialita' e chiara vicinanza della linea editoriale del Tg1 a quella dell'esecutivo", si legge in una nota dei parlamentari M5S in Vigilanza Rai. (AGI)