CdV - Al termine della messa celebrata sul sagarato della Basilica vaticana, Papa Francesco ha compiuto un lungo giro in jeep tra i settori gremiti di piazza San Pietro sconfinando anche in territorio italiano per salutare i gruppi presenti in piazza Pio XII e nella prima metà di via della Conciliazione. "I presenti - ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - hanno raggiunto i 100 mila". Infatti numerosi romani si sono aggiunti nel corso della mattinata agli oltre 70 mila adolescenti che hanno preso parte al Giubileo dei ragazzi.
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Papa Francesco ha consegnato - come simbolo del "mandato missionario" - il crocifisso ad alcuni ragazzi in rappresentanza di tutti i loro coetanei che gremivano piazza San Pietro. "Il mio pensiero - ha detto - si rivolge in modo particolare a voi, cari ragazzi e ragazze. Siete venuti dall'Italia e da diverse parti del mondo per vivere momenti di fede e di fraterna convivialità. Grazie per la vostra gioiosa e chiassosa testimonianza. Andate avanti con coraggio! Avete celebrato il Giubileo tornate a casa con la vostra identità cristiana, in piedi. Il signore vi accompagni e per favore pregate per me".
Giubileo dei ragazzi, il Papa: “La felicità non è una app"
"La minaccia principale è quando a nessuno importa di te e senti di essere lasciato in disparte". Papa Francesco - che da semlice gesuita è stato anche professore - lo ha ricordato nell'omelia rivolta ia 70 mila adolescenti che partecipano al Giubileo dei ragazzi in piazza San Pietro. "Chi alla vostra età non ha sogni - ha aggiunto - è già in pensione". Il Papa ha anche spiegato che "non si costruisce contro: questa si chiama distruzione", ha detto.
E ha citato la frase di un canzone alpina: "nell'arte di salire l'importante non è non cadere ma non rimanere caduto". Dobbiamo avere, ha esortato, "il coraggio di alzarsi, di lasciarsi alzare dalla mano di Gesù che tante volte è quella dell'amico, dei genitori". (AGI)