CdV - Papa Francesco ha lanciato all'Angelus un "appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga a un consenso internazionale per l'abolizione della pena di morte. E propongo - ha scandito - a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia". Secondo il Papa, "il Giubileo straordinario della Misericordia è un'occasione propizia per promuovere nel mondo forme sempre piu' mature di rispetto della vita e della dignita'?di ogni persona". "Anche il criminale - ha ricordato Francesco - mantiene la inviolabile diritto alla vita, dono di Dio".
La 'Misericordina Plus'
"Una volta lo abbiamo già fatto ma questa è di migliore qualità: è la 'Misericordina plus'". Papa Francesco ha annunciato con queste parole, che tradiscono il suo passato da giovane chimico farmaceutico in un laboratorio di Buenos Aires, la distribuzione in piazza San Pietro tra i fedeli di 40 mila confezioni della nuova "Misericordina", cioe' di un pacchetto simile in tutto a quello di una medicina ma con all'interno, al posto del blister, alcuni ausilii per pregare. "La Quaresima - ha spiegato alla folla - e' un tempo propizio per compiere un cammino di conversione che ha come centro la misericordia. Perciò, oggi, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza una 'medicina spirituale' chiamata Misericordina. Una scatolina che contiene la corona del Rosario e l'immaginetta di Gesu' Misericordioso".
Francesco ha sottolineato che le Misericordina sarebbero state distribuite in piazza dai volontari, "tra i quali - ha detto - ci sono poveri, senzatetto, profughi e anche religiosi. Accogliete questo dono come un aiuto spirituale per diffondere, specialmente in questo Anno della Misericordia, l'amore, il perdono e la fraternita'". "Auguro a tutti - ha poi concluso - una buona domenica. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!". Nella scatolina, fabbricata in Polonia, precisamente a Cracovia, la citta' di San Giovanni Paolo II, a cura dell'Elemosineria Pontificia, guidata dall'arcivescovo Konrad Krajevski, la coroncina e' quella della divina Misericordia composta da 59 grani. Inoltre c'è l'immagine di Gesu' misericordioso cosi' come apparve a Santa Faustina Kowalska, suora mistica polacca canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II, ed infine il classico foglietto con posologia e istruzioni che parlano chiaro: si deve pregare sempre, specialmente quando "desideriamo la conversione dei peccatori", quando "sentiamo il bisogno dell'aiuto nella decisione difficile"", o quando manca la forza per resistere alle tentazioni, quando non sappiamo perdonare qualcuno o "desideriamo la misericordia per un uomo moribondo". La piu' pratica ha una durata media calcolata in 7 minuti, e' consigliata come "profilassi" almeno una volta al giorno, con "applicazione identica sia nei bambini che negli adulti". Il foglietto illustrativo spiega che non sono segnalate "controindicazioni", che la pratica e' "compatibile con altre preghiere, e che accostarsi ai sacramenti "favorisce l'efficacia del medicinale". "La Misericordina - avverte il 'bugiardino' - e' un medicinale spirituale che rinvigorisce nell'anima la misericordia". Gli effetti? 'Tranquillità del cuore, la gioia esterna e il desiderio di diffondere il bene'. L'efficacia del medicinale 'e' garantita dalle parole di Gesu''". Da domani le Misericordine saranno in vendita nelle librerie cattoliche e nei negozi di oggetti religiosi e il ricavato andra' all'Elemosineria per la carita' che fa a nome del Papa (ad esempio pagando ogni mese centinaia di bollette di utenze per famiglie che altrimenti resterebbero senza luce e gas. Ma attenzione alle imitazioni: a produrre e distribuire il 'prodotto' e' la casa editrice Widawnictwo sw Stanislawa, con sede a Cracovia, marchio che manca nelle Misericordine non griffate, che tuttavia per il resto sono identiche e possono benissimo essere utilizzate per pregare proprio come i farmaci generici. Mai in questo caso non arrivera' l'offerta per i poveri del Papa.
Il viaggio in Messico
In Messico, "il Signore ci ha mostrato la luce della sua gloria attraverso il corpo della sua Chiesa, del suo Popolo santo che vive in quella terra. Un corpo tante volte ferito, un Popolo tante volte oppresso, disprezzato, violato nella sua dignità". Con queste parole Francesco ha unito all'Angelus la Trasfigurazione, ricordata nella messa di oggi, e il recente viaggio viaggio apostolico, nel quale, seguendo l'esempio della Vergine di Guadalupe, si e' chinato sul dolore di chi soffre "per le violenze, i rapimenti, le uccisioni, i soprusi a danno di tanta povera gente, di tante donne". Francesco ha sottolineato però che nonostante tutto ciò "i diversi incontri vissuti in Messico sono stati pieni di luce: la luce della fede che trasfigura i volti e rischiara il cammino". Secondo il Papa, "un esempio luminoso di questo e' dato dalle famiglie: le famiglie messicane - ha affermato - mi hanno accolto con gioia come messaggero di Cristo, Pastore di tutta la Chiesa; ma a loro volta mi hanno donato delle testimonianze limpide e forti, testimonianze di fede vissuta, di fede che trasfigura la vita, e questo a edificazione di tutte le famiglie cristiane del mondo. E lo stesso si puo' dire per i giovani, per i consacrati, per i sacerdoti, per i lavoratori, per i carcerati".