CdV - "Dal giorno del battesimo ciscuno porta un nuovo nome in aggiunta a quello che gli hanno dato mamma e papa': Cristoforo, che significa portatore di Cristo. Portatore della gioia di Cristo". Lo ha detto Papa Francesco nella catechesi all'udienza giubilare di oggi, il primo dei nuovi appuntamenti che un sabato al mese si aggiungono a quelli settimanali del mercoledi' in piazza San Pietro. "Tutti - ha scandito - siamo Cristofori. E' il nome del nostro atteggiamento portatori delle gioia di Cirsoto. Ogni cristiano e' un Cristofano".
"Questo - ha preciseato il Papa - non e' fare proselitismo: io ti dono quello che a me da' gioia. E' l'esperienza dei primi discepoli dopo l'incontro con Gesu'La stessa cosa che fece Filippo con Natanaele e che ci trasforma e rende capaci di trasmettere ad altri la forza che ci dona". Il Papa ha poi citato San Giovanni Paolo II ricordando con le sue parole che "la Chiesa vive una vita autentica se proclama la miseriocordia e accosta gli uomini alle fonti della misericordia". "Sentiamo - ha osservato - l'esigenza di parteciparla agli altri la misericordia che riceviamo dal Padre e che non ci e' data come una consolazione privata, ma ci rende strumenti affinche' anche altri possano ricevere lo stesso dono". Secondo Francesco "c'e' una stupenda circolarita' tra la misericordia e la missione". "Vivere di misericordia - infatti - ci rende missionari della misericordia, ed essere missionari ci permette di crescere sempre piu' nella misericordia di Dio". "Dunque - ha concluso - prendiamo sul serio il nostro essere cristiani, e impegniamoci a vivere da credenti, perche' solo cosi' il Vangelo puo' toccare il cuore delle persone e aprirlo a ricevere la grazia dell'amore". (AGI)
(30 gennaio 2016)