Tensioni e scontri al corteo del 1 maggio a Torino tra le forze dell'ordine e un gruppo di antagonisti. Alcuni aderenti ai centri sociali hanno tentato di raggiungere l'accesso a pazza San Carlo per il comizio dei sindacati ma sono stati fermati dalla polizia. "Lo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone - spiega la Questura - ha accelerato e cercato, all'altezza di via Cesare Battisti, di deviare dal percorso autorizzato. La forza pubblica si è frapposta e ha creato uno sbarramento. In testa allo spezzone, una ventina circa di persone travisate e armate di bastone, per tre volte hanno tentato di travolgere gli agenti posti a sbarramento, al fine di raggiungere il luogo dove si teneva il comizio, senza riuscirvi".
E non potevano "mancare" i manganelli al #Primomaggio2017 ....mazzate a #Torino...a chi manifesta..il #PrimoMaggio #1Maggio...#sapevatelo .. pic.twitter.com/r7Y7aMHOAx
— dukana (@dukana2) 1 maggio 2017
La polizia di Torino ha fermato tre persone dopo gli scontri. Oltre ai tre fermati, la cui posizione e' al vaglio degli investigatori, la Digos ha sequestrato bastoni, mazze di legno, ombrelli e un sanpietrino, trovati in possesso del gruppo di antagonisti.
Oltre 10.000 persone erano presenti a Portella della Ginestra, sul pianoro insanguinato settanta anni fa da mafia e banditismo, parte di un intreccio di interessi ancora senza nome. Ben centotrenta i pullman che hanno portato militanti sindacali, giovani, lavoratori, famiglie.
Uniti nel sindacato i lavoratori possono cambiare e chiedere il cambiamento.
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) 1 maggio 2017
Buon #PrimoMaggio
Buona #festadeilavoratori pic.twitter.com/EwwH6L1j2Z
Tutti a rivendicare il diritto al lavoro e ad ascoltare i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Migliaia di bandiere agitate al vento, sotto un sole che illumina questa porzione di Sicilia, dove 70 anni fa marciava il mondo lavoro. Allora come oggi.