Si è difesio per oltre tre ore davanti ai pm di Roma e Napoli Tiziano Renzi, il padre dell'ex presidente del Consiglio, indagato dalla procura per traffico di influenze nell'ambito dell'inchiesta Consip. Renzi Sr. è stato ascoltato dal pm Paolo Ielo alla presenza dell'avvocato Federico Bagattini. Ha partecipato anche il pm della Procura di Napoli, Celeste Carrano, titolare, insieme con il collega John Henry Woodcock, degli accertamenti in corso nel capoluogo campano. Come scrive Repubblica, l'avvocato di Renzi Sr. ha spiegato che "qualcuno ha abusato del suo nome". Il Corriere della Sera riferisce le parole dell'avvocato: "Abbiamo risposto a tutte le domande. Si è abusato del cognome di Renzi. Con Romeo non abbiamo alcun rapporto. L’incontro con Marroni c’è stato ma per tutt’altra faccenda".
Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi
Le tappe della vicenda raccontate dal Fatto Quotidiano
Secondo i pm il padre dell'ex premier avrebbe aiutato l'imprenditore Alfredo Romeo a rafforzare i suoi rapporti in Consip in cambio della promessa di denaro. A tal proposito, intervistato al programma Otto e mezzo su La7 l’ex presidente del Consiglio ha risposto a Lilli Gruber: "Ero qui con lei, quindi mi sembra difficile aver parlato con mio padre - scrive ancora il Corriere della Sera - . È una situazione strana e surreale, si parla di relazioni pericolose. Se c’è un genitore o un parente di un politico indagato, una volta ci si inventava chissà che cosa per scantonare. Per me invece i cittadini sono tutti uguali quindi non solo mio padre deve andare a processo subito ma, se colpevole, mi piacerebbe dire che per lui ci vorrebbe una pena doppia. Ma i processi non li fate voi giornalisti, ma le aule del tribunale. Se è colpevole dev’essere condannato più degli altri cittadini, ma i processi non si fanno sui giornali".
Fatto quotidiano: "Il dottore ha apprezzato?"
Mentre Tiziano Renzi veniva sentito a Roma, a Firenze, al comando carabinieri di Firenze Carlo Russo è stato ascoltato dai pm di Roma e di Napoli Mario Palazzi ed Henry John Woodcock, accompagnato dal suo legale. Russo si è quindi allontanato a bordo di un taxi. A giornalisti e cameramen che gli chiedevano una dichiarazione si è limitato a rispondere "Buona sera e buon lavoro". Come scrive Huffington Post, Russo si è avvalso della facoltà di non rispondere su indicazione dei suoi difensori, avvocati Gabriele e Marco Zanobini. "Intendiamo - spiegano i legali - far rispondere il nostro assistito quando saremo su un piano di parità ossia quando avremo piena conoscenza degli atti. Ora abbiamo solo un decreto di perquisizione".