La tragedia dell'hotel Rigopiano ha messo in evidenza limiti nell'organizzazione dell'evacuazione e nell'arrivo dei soccorsi. Cosa ha funzionato e cosa no.
Cosa non ha funzionato
- La ricezione dell'allarme. La telefonata delle 17.45 sembra sia stata sottovalutata. Quintino Marcella, la persona che ha lanciato la prima richiesta di aiuto, aveva allertato il centro di coordinamento della prefettura. Ha dovuto poi chiamare singolarmente tutti gli altri numeri di soccorso. L'allerta è stata presa sul serio circa due ore dopo la prima telefonata. La sua testimonianza raccolta dal Fatto Quotidiano.
- Lo spazzaneve che non è mai arrivato e la valanga
L'appuntamento per evacuare l'hotel era per le 15. I clienti nel primo pomeriggio avevano pagato il conto ed erano scesi nella hall, già pronti per andarsene. Ma hanno dovuto aspettare. Aspettare e ancora aspettare che arrivasse lo spazzaneve.
Primo rinvio dell'arrivo dello spazzaneve alle 17
Secondo rinvio alle 19
Intorno alle 17.30 la valanga travolge l'hotel
Ore 17,40 parte il primo sos da uno degli ospiti (Giampiero Parete) all'amico e datore di lavoro Quintino Marcella
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- Area non a rischio idrogeologico ma condizioni meteo estreme
"In teoria non ci sarebbero responsabilità da parte di chi ha costruito l'albergo in quella zona perché non è un'area che rientra in quelle di rischio idrogeologico", ha raccontato a Repubblica Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi. Ma c'è "una considerazione di carattere generale: quando il mare è forza otto, i traghetti vengono bloccati. Qui le previsioni del tempo davano da giorni tre metri di neve: mi chiedo perché non sia stata ordinata l'evacuazione della zona? Con quelle condizioni meteo annunciate, l'albergo avrebbe dovuto essere chiuso".
La corsa contro il tempo dei soccorritori
La macchina dei soccorsi, la 'difesa' di chi era lì
- Guardia di Finanza
Il primo gruppo di uomini della Guardia di Finanza è arrivato con gli sci alle 4 del mattino. Hanno dovuto superare con l'aiuto delle turbine, negli 8 chilometri percorsi altre due valanghe, più piccole di quella che ha travolto l'hotel Rigopiano, ma che comunque hanno portato alberi e altri detriti sulla strada rendendo ancora più difficoltosa la salita.
#Emergenzaneve #rigopiano #valanga > gli uomini dei #Soccorsi nella #notte > pic.twitter.com/Lds2WUdHUA -- Rif. @RInciocchi— Marina Palmieri (@MarinaPalmieri5) 19 gennaio 2017
- I vigili del fuoco
Hanno dovuto aprire la strada allo spazzaneve nei tratti coperti dalle valanghe. Hanno portato i soccorritori in elicottero calandoli con i verricelli non appena le condizioni della neve lo hanno consentito.
- Sull'altro piatto della bilancia, il valore e l'indiscutibile impegno dei soccorritori, riconosciuto da tutti e sottolineato anche dalle istituzioni, a cominciare dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha difeso a spada tratta l'operato della Protezione civile.