Roma – "Latte di cane, di topo o di mucca - qual è la differenza?": è la domanda retorica della P.E.T.A. (People fo Ethical Treatments of Animals) che ha prodotto una candid camera offrendo un assaggio di latte di soia per poi "rivelare" che fosse latte di cane. Su "Barker’s Farmhouse Milk" tutto inizia con una nota positiva, con grandi lodi per la bevanda bianco crema – ma una volta che agli assaggiatori viene detto che stanno bevendo "latte di cane", l'atmosfera si guasta e una donna grida sgomenta: "Berreste mai questa follia?"
"Gli esseri umani sono l'unica specie sul pianeta che beve il latte di un altro animale, e il latte vaccino non è più naturale per noi del latte prodotto dai cani", dice il direttore per i programmi internazionali della PETA Mimi Bekhechi. "Se si vuole bere il latte dopo l’allattamento, quello a base vegetale è la scelta migliore."
Per la sua nuova campagna la P.E.T.A. ha collaborato con l'agenzia creativa Don't Panic e hanno utilizzato il latte di soia per la sua produzione. Il latte a base vegetale è fatto con la soia, la noce di cocco, mandorle, avena, canapa ed altre piante, e non contiene nessun grasso animale – responsabile dell’ostruzione delle arterie e del colesterolo. Inoltre il latte di mucca spesso contiene tracce di pus e batteri a causa delle mammelle infette. Scegliere il latte vegetale risparmia alle mucche una vita in cui vengono forzatamente fecondate fino a quando i loro corpi non cedono, per poi essere macellate per la carne a prezzo ridotto.