Roma - E' il Politecnico di Milano la prima universita' italiana, secondo il QS World University Rankings del 2016 che vede ai primi tre posti il Massachussett Institute of Technology MIT, migliore al mondo per il quinto anno consecutivo, l'universita' di Stanford e Harvard al terzo posto. Il Politecnico di Milano e' al 183esimo posto e guadagna quattro posizioni, in contro-tendenza rispetto alla maggior parte delle altre 26 Universita' italiane - che ad eccezione del Politecnico di Torino (305esimo, guadagna nove posizioni) e dell' Universita' di Modena e Reggio Emilia (690-700) o perdono terreno o restano nel gruppo 700+. L'ateneo di Bologna cede invece quattro posizioni e scivola al 208esimo posto dal 204esimo. Fa peggio La Sapienza di Roma, che si piazza 223esima scalando di dieci posti.
Anche se non figurano tra i 28 atenei italiani tra i primi 700 ci sono realta' in crescita anche nel sud come l'Universita' della Calabria (Unical) a Rende, alle porte di Cosenza. "Il primo rettore, Beniamino Andreatta, lo aveva ben capito: la Calabria non avrebbe potuto decollare senza una buona universita', perche' non aveva nulla e quando una ditta apriva un cantiere, portava mezzi e tecnici. Qui c'era il deserto", racconta il rettore dell'Unical, Gino Mirocle Crisci. "Quasi trentamila studenti - dice all'Agi, con orgoglio - con 700 stranieri che vengono da 64 Paesi diversi. E abbiamo convenzioni con 200 universita' di tutto il mondo. Per celebrare questa nostra straordinaria apertura all'estero, che abbiamo fin dall'inizio, abbiamo messo 64 bandiere all'ingresso dell'ateneo". Un ateneo, dunque, sempre piu' internazionale, che ha avviato partnership prestigiose come quella con i giapponesi della multinazionale Ntt Data, colosso quotato nella borsa nipponica, che ha Cosenza ha una sede attiva nel settore della Cybersicurezza. (AGI)