Addio a Marta Marzotto, stilista ed ex modella - Foto e Video
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Addio a Marta Marzotto, stilista ed ex modella - Foto e Video
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Donna dallo stile inconfondibile, originale, modella e musa ispiratrice di Renato Guttuso che per lei scrisse la frase "sei il mio miele, il mio sangue, il mio respiro, il mio amore". Marta Vacondio Marzotto, nata a Reggio Emilia il 24 febbario 1931 era la figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina. Ha vissuto i primi anni a Mortara, in Lomellina, iniziato a lavorare giovanissima proprio come mondina.

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Da lì è iniziata la storia: apprendista sarta e poi, grazie al fisico che le dava ragione, modella di successo presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Proprio nell'ambiente della moda, all'inizio degli anni cinquanta, conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell'omonima industria tessile e dopo due anni di fidanzamento, il 18 dicembre 1954 si sposa. Nascono 5 figli.

Dalla fine degli anni sessanta è la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Renato Guttuso che dopo averla conosciuta nel salotto dei Marchi a Milano, la rappresenta in molte opere come nella serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso). Il rapporto tra i due cessa improvvisamente dopo circa venti anni.

Animatrice di salotti, stilista e disegnatrice di gioielli, il 21 marzo 2006 Marta Marzotto viene condannata in primo grado dal Tribunale di Varese a otto mesi di carcere col beneficio della condizionale e ad 800 euro di multa, perché responsabile di aver riprodotto nel 2000, senza averne titolo, alcune opere in suo possesso, tra cui diversi quadri che la ritraggono, oltre a 700 serigrafie del pittore Renato Guttuso, i cui diritti legalmente sarebbero spettati al figlio.

Nel 2011 i giudici hanno dato ragione alla Marzotto e allo stampatore, Paolo Paoli, perche' il fatto non costituisce reato. Nel 2000 viene nominata cittadina onoraria in segno di lotta alla camorra a Trentola Ducenta, Villa Literno, Santa Maria La Fossa, Lusciano, San Cipriano, Casal di Principe, Casapesenna, San Marcellino, Grazzanise, Castelvolturno, San Tammaro, Frignano, Casaluce, Villa di Briano e Casapulla.

I suoi grandi amori: il Conte Marzotto, il pittore Guttuso e Lucio Magri. Ma "essere nonna e' molto più divertente, ai miei nipoti insegno la libertà" aveva dichiarato in una recente intervista. "Io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre", ripensando alla morte della figlia Annalisa per una malattia. E sulla sua età, sul tempo che passava tagliava corto: "Io no ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci". Se ne è andata nella riservatezza dopo una breve malattia circondata da tutta la bella e numerosa famiglia. (AGI)

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