Palermo - Sono 21 donne e un uomo le vittime della nuova strage di migranti su uno dei due gommoni soccorso dalla nave di ricerca e soccorso Aquarius, gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere (MSF) e SOS Mediterranee, che ha portato in salto altri 209 profughi. "Quando la nostra equipe si e' avvicinata al primo gommone, ha visto dei cadaveri che giacevano sul fondo dell'imbarcazione in una pozza di carburante" ha detto Jens Pagotto, capo missione di MSF per le operazioni di ricerca e soccorso. "I sopravvissuti - ha aggiunto - hanno passato diverse ore a bordo con i cadaveri. Molti di loro sono troppo traumatizzati per riuscire a raccontare quanto accaduto. Non e' ancora chiaro come queste donne siano decedute". L'equipe hanno trasferito a bordo della nave Aquarius 177 uomini e 32 donne, due delle quali incinte, e 50 bambini, di cui 45 non accompagnati. MSF continua a lavorare per fornire cure mediche e supporto ai sopravvissuti a bordo.
Msf, "vittime in mare raddoppiate nel 2016"
Pagotto ha rilevato amaramente: "Quello che e' chiaro e' che questa perdita di vite non era necessaria ed e' il risultato di una risposta globale insufficiente e inadeguata a questa crisi. Le politiche attuali, che puntano a tenere le persone lontane, non stanno funzionando. Quante altre vite dobbiamo perdere in mare prima che le persone che necessitano di assistenza e protezione abbiano un'alternativa piu' sicura?"
Nel frattempo e' arrivata a Pozzallo la nave Bourbon Argos di MSF, con a bordo 628 persone (di cui 101 donne e 13 bambini) recuperate al largo della Libia davanti a Sabratah, in diverse operazioni di soccorso. Tra le persone soccorse anche un uomo di 73 anni e un bambino di soli 7 mesi in viaggio con la sua famiglia. "Anche in questa occasione quando siamo arrivati per effettuare le operazioni di soccorso, due dei gommoni erano gia' sgonfi su un lato e avevano cominciato ad imbarcare acqua", ha detto Kim Clausen, coordinatore delle operazioni di MSF sulla Bourbon Argos.
Sempre oggi, la Squadra mobile di Ragusa ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di uno scafista sedicenne senegalese emessa dal Gip di Catania su richiesta della Procura dei minori. E' accusato di aver pilotato un gommone soccorso in gennaio nel Canale di Sicilia.
Sono 4.000 i migranti sbarcati in due giorni in Sicilia, dove domani sono attesi nuovi arrivi. L'Anci Sicilia segnala la difficolta' per le amministrazioni locali: "I numerosissimi sbarchi degli ultimi giorni aggravano in maniera esponenziale una situazione gia' molto difficile per i Comuni siciliani luoghi di sbarco, una criticita' insostenibile specie sul fronte dei minori stranieri non accompagnati", dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario dell'associazione regionale dei Comuni. (AGI)