Torino - C'e' incredulita' e tristezza tra i tanti giovani italiani che studiano e lavorano a Ginevra, dopo l'omicidio della dottoranda Valentina Tarallo, 29 anni, uccisa a colpi di spranga lunedi' sera mentre tornava a casa da un uomo che e' ancora in fuga. "Ho appreso la notizia dai siti italiani - racconta Leonardo, 33 anni, che da qualche anno, dopo essersi laureato a Torino, lavora e vive a Ginevra - Abito poco distante dalla via in cui e' avvenuta l'aggressione, e' la zona degli ospedali, isolata ma comunque non lontana dal centro e abbastanza tranquilla. Purtroppo queste cose capitano ovunque, e' molto triste". Anche Valentina, cosi' come tanti giovani torinesi a Ginevra, si era iscritta a un gruppo di car pooling "Dal Cern a Torino" per ammortizzare i costi del viaggio verso casa. "L'ho portata io a Ginevra domenica sera, sono senza parole", scrive uno degli iscritti sulla mail comune. "Porca miseria, si' anche io ho portato Valentina piu' volte a Torino", la risposta di un altro utente. (AGI)