Catania - La procura di Caltagirone ha iscritto sul registro degli indagati, come atto dovuto, una decina di persone, la maggior parte portatori della bara di Cristo morto, nell'ambito dell'inchiesta sulla deviazione del corteo del Venerdi' Santo a San Michele di Ganzaria: tornando allo storico percorso, e' passato davanti la casa del boss detenuto Francesco Ciccio La Rocca. Il reato ipotizzato e' turbativa dell'ordine pubblico. L'iscrizione e' avvenutain base alla prima informativa depositata dai carabinieri della compagnia di Caltagirone. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, la bara si e' staccata dal corteo principale, dove sono rimasti in forte dissenso con la deviazione, il sindaco, il parroco e il comandante della stazione dei carabinieri; la sosta sarebbe durata mezz'ora nella zona dell'abitazione dei La Rocca, tra lunghi applausi. Secondo i 'tradizionalisti' il corteo ha rispettato il percorso storico che la chiesa aveva quest'anno per la prima volta modificato, per gli investigatori e' stato fatto un omaggio al boss. (AGI)