Napoli - Un algerino è stato arrestato ieri pomeriggio in provincia di Salermo nell'ambito dell'indagine sulla rete di documenti falsi che erano stati utilizzati dai kamikaze e dai loro complici per le stragi di Parigi e Bruxelles. Le indagini sono partite tre giorni fa, dopo la richiesta presentata dal nordafricano alla questura di Salerno di un permesso di soggiorno. Il questore di Salerno, Alfredo Anzalone, ha spiegato all'Agi: "Riscontriamo collegamenti inquietanti con la organizzazione di terroristi". Poi ha confermato che c'è un secondo uomo: "Stiamo indagando anche su una seconda persona che era con l'arrestato di recente", ha detto il questore che successivamente ha precisato che "non stiamo cercando alcun complice" dell'algerino.
L'arresto è avvenuto a Bellizzi, dove il servizio centrale antiterrorismo, la polizia scientifica e la Digos di Roma hanno prelevato il 40enne Djamal Eddine Ouali, 40 anni, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso in Belgio per partecipazione a un'organizzazione criminale dedita a falso documentale e a favoreggiamento dell'immigrazione irregolare. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, non si esclude che il 40enne fosse da più tempo a Salerno. In mattinata Ouali è stato interrogato in carcere a Salerno e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine dell'interrogatorio, il gip ha convalidato l'arresto ed è stato avviato l'iter per l'estradizione in Belgio. Proseguono le indagini per ricostruire i collegamenti di Oauli con la rete di falsari di documenti di identità. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il 40enne, che risulta sposato, sarebbe nel salernitano da almeno due mesi.
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Le indagini erano state avviate dalla questura di Salerno, con approfondimenti sulla richiesta di permesso di soggiorno inoltrata da Ouali al locale ufficio immigrazione; è emerso così che con lo stesso nome c'era un ricercato in Belgio, implicato appunto in questa organizzazione, e per il quale le autorità belghe il 6 gennaio di quest'anno avevano emesso un mandato di arresto. Il suo nome era anche emerso durante alcune perquisizioni effettuate a ottobre 2015 a Saint Gilles, un sobborgo di Bruxelles, quando furono sequestrate mille immagini digitali in un covo di falsari riferibili a falsi documenti di identità.
In queste foto c'erano anche quelle di tre terroristi appartenenti al gruppo che ha progettato e realizzato le stragi a Parigi dello scorso 13 novembre 2015, e dei loro alias. In particolare c'erano i nomi falsi e le foto di Najim Laachroui, uno degli attentatori che si sono fatti esplodere il 22 marzo all'aeroporto di Zaventem; di Mohamed Belkaid, ucciso durante l'irruzione il 15 marzo scorso dalle forze dell'ordine nell'appartamento a Forest, dove si nascondeva Salah Abdeslam; e quello dello stesso Salah. Solo nella tarda serata di venerdì tramite l'Interpol è arrivata la foto di Ouali e così la polizia ha avuto la conferma che era la stessa persona che nel salernitano aveva fatto richiesta di permesso di soggiorno; è partita una 'caccia all'uomò in tutta la provincia di Salerno, conclusasi con l'arresto del ricercato. Il 40enne algerino è a disposizione della Procura generale della Corte d'Appello di Salerno per le procedure di estradizione, anche perchè del suo arresto è stato dato immediato avviso alle autorità del Belgio. Proseguono le indagini per accertare i motivi della presenza dell'uomo nel Salernitano e la sua rete di appoggi. (AGI)