(AGI) - Castenuovo di Porto, 24 mar. - Il traffico delle armi spinge il terrorismo. Ne e' certo Papa Francesco che ha gridato la sua denuncia nell�omelia pronunciata questa sera al CARA di Castelnuovo di Porto dove si e' inchinato per salutare uno ad uno gli 892 profughi e richiedenti asilo che vi sono ospitati, dopo aver lavato e baciato i piedi di 11 di loro e di una volontaria della cooperativa Auxilium che gestisce il centro. A Bruxelles, ha spiegato, ha agito "gente che non vuol vivere in pace. Ma dietro di quel gesto c'erano altri, come dietro Giuda c'erano quelli che gli hanno dato il denaro. Dietro quel gesto ci sono i fabbricanti di armi che vogliono non la pace, ma la guerra, non la fratellanza ma l'odio". "I gesti - ha detto testualmente Francesco nell'omelia - parlano piu' delle immagini e delle parole, i gesti. In questa parola di Dio che abbiamo letto ci sono due gesti: Gesu' che serve, che lava i piedi agli altri, ai suoi, ai piu' piccoli, e Giuda che va dai nemici di Gesu', da quelli che non vogliono la pace con Gesu', per prendere il denaro con il quale l'ha tradito. Le trenta monete. Anche oggi qui ci sono due gesti: questo, tutti noi, insieme. Musulmani, indu', cattolici, copti, evangelici, ma fratelli, figli dello stesso Dio che vogliamo vivere in pace, integrati. Tre giorni fa un gesto di guerra e di distruzione in una citta' dell'Europa, fatto da gente che non vuole vivere in pace, ma dietro quel gesto, come dietro di Giuda c'erano quelli che hanno dato il denaro, ci sono i fabbricatori, i trafficanti delle armi che vogliono il sangue, non la pace, la guerra non la fratellanza. Due gesti: Gesu' lava i piedi e Giuda che vende Gesu' per denaro". Parole molto chiare, alle quali Bergoglio ha fatto seguire un commento: "qui tutti insieme, diverse religioni diverse culture ma figli dello stesso padre, fratelli. E la', poveretti, quelli che comprano le armi per distruggere la fratellanza". Francesco ha poi spiegato che quello della Lavanda dei piedi � "lo stesso gesto di Gesu': tutti noi stiamo facendo il gesto della fratellanza e tutti noi diciamo 'Siamo diversi, siamo differenti ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace'. E' questo - ha scandito - il gesto che io faccio con voi. Ognuno di noi ha una storia addosso, ognuno di voi ha una storia addosso. Tante croci, tanto dolore, ma ha anche un cuore aperto che vuole la fratellanza. Preghiamo il Signore perche' questa fratellanza si contagi nel mondo perche' non ci siano le trenta monete per uccidere il fratello, perche' ci siano la fratellanza e la bonta'. Cosi' sia".
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