(AGI) - Roma, 1 mar. - Tempi e modi dell'intervento della coalizione internazionale anti Isis sono ancora da definire, ma con il passare delle ore sembra assumere sempre piu' consistenza l'ipotesi che la guida della Liam (Lybian International assistance mission) venga affidata all'Italia. Ed e' bastato che ieri il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, si sbilanciasse in tal senso ("l'Italia ha offerto di assumere la guida in Libia. E noi abbiamo gia' promesso che l'appoggeremo con forza") per innescare la ridda di anticipazioni su chi potrebbe essere chiamato a ricoprire il ruolo di comandante. In effetti, un candidato naturale sembra gia' esserci, e sembra partire con netto vantaggio su chiunque altro: il generale Paolo Serra, 59 anni, torinese di nascita, che alle sue ripetute, prestigiose esperienze di comando all'estero (in Kosovo, Afghanistan e Libano, dove e' stato per due anni e mezzo comandante della forza e capo della missione Unifil) somma l'attuale incarico, quello di "senior advisor" per le questioni di sicurezza in Libia". In pratica, Serra dal 15 novembre scorso e' il consigliere militare del Rappresentante speciale del segretario generale Onu per la risoluzione della crisi nel Paese nordafricano, il tedesco Martin Kobler. E in questi tre mesi e mezzo, al fianco di Kobler, ha toccato con mano, in decine di incontri e colloqui, quell'autentico rompicapo di fazioni e interessi contrapposti in gioco che tuttora impedisce la formazione - auspicata da tutta la Coalizione - di un governo di unita' nazionale.
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