Messina - Altri due arresti per la morte della sedicenne trovata in fin di vita lo scorso 10 agosto nel lungomare di Messina che costeggia il viale della Liberta', dove era stata abbandonata. Fatale una dose di Mdma, una sostanza stupefacente di tipo sintetico. Secondo la ricostruzione della Polizia, e' un trentunenne messinese ad avere venduto a Ilaria Boemi la "maddy", la "maddalena", che ha provocato la sua morte per arresto cardiocircolatorio. L'altro arrestato e' un quarantenne ritenuto responsabile anche di violenza sessuale oltreche' di cessione di sostanze stupefacenti a minore. A dicembre erano state arrestate tre ragazze, tutte all'epoca minorenni. Le indagini della Squadra Mobile hanno delineato ulteriori contorni della vicenda, ricostruendo le responsabilita' dei due che stamane sono stati raggiunti dall'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Messina, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica che ha coordinato le attivita' d'indagine. Il Mdma letale e' arrivato la sera del 9 luglio nelle mani di Ilaria insieme ad un'altra dose della stessa sostanza. Ilaria ne ha sbriciolata una prima parte in una bottiglietta di plastica usando una forbicina. Ha poi aggiunto un po' di birra e l'ha passata alle due persone che quella sera erano in macchina con lei. Poi ha sciolto la restante parte e l'ha mandata giu'. Le ore che seguono vedono momenti di euforia e delirio provocati dalla droga, che le faceva provare "l'amore per il mondo intero", a momenti di malessere. Ilaria infatti ballava, parlava velocemente, sudava, delirava. Ma la ragazza morira' poco dopo. I tre hanno comunque deciso di spostarsi dal centro citta' alla zona nord in spiaggia. Ilaria e' morta sola. Al momento dell'arrivo dei soccorsi i due amici con cui ha preso l'ecstasy non erano con lei. (AGI)