(AGI) - CdV, 18 feb. - "L'aborto non e' un male minore e' un crimine. Male minore e' evitare la gravidanza". Lo ha affermato Papa Francesco conversando con i giornalisti nel volo di rientro dal Messico sul tema dell'epidemia Zika diffusa da alcuni tipi di zanzara. "Qui - ha sottolineato - c'e' un conflitto tra il 5 e il 6 comandamento. Paolo VI, il grande, in una situazione drammatica ha permesso alle suore che rischiavano di usare i contraccettivi. Ma non confondere il male minore di evitare la gravidanza con l'aborto che non e' un problema teologico. Uccide. E' un male in se stesso umano. Poi evidentemente e' condannato dalla Chiesa". "L'aborto - ha detto testualmente il Papa - non e' un male minore, e' un crimine, e' fare fuori. E' quello che fa la mafia, e' un crimine, e' un male assoluto. Sul male minore, cioe' evitare la gravidanza, parliamo in termini di conflitti tra il quinto e il sesto comandamento. Il grande Paolo VI, in una situazione difficile in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncettivi per i casi di violenza. Non si deve confondere il male di evitare la gravidanza con l'aborto". Per Bergoglio "l'aborto non e' un problema teologico, ma un problema umano. E' un problema medico: si uccide una persona per salvarne un'altra nel migliore dei casi. E' contro il giuramento ippocratico che tutti i medici devono fare. E' un male in se stesso, ma non e' un male religioso, no e' umano. Invece evitare la gravidanza non e' un male assoluto in certi casi". (AGI)
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