(AGI) - Damasco, 17 feb. - Convogli carichi di cibo e medicinali tenteranno oggi di portare aiuti alle zone assediate in Siria, il primo test verso un cessate il fuoco inizialmente previsto per venerdi'. Dall'annuncio fatto a Monaco la settimana scorsa, infatti, le prospettive reali per una cessazione delle ostilita' si sono scontrate con un inasprimento delle violenze sul campo. La Croce Rossa siriana ha annunciato che un centinaio di camion con farina e altri generi alimentari tenteranno di raggiungere 5 aree assediate. Una quarantina di mezzi punteranno su Moadimayet al-Sham, cittadina sotto controllo dei ribelli vicino Damasco, accerchiata dalle forze governative. Altri 35 veicoli si recheranno a Madaya e Zabadani, altre due cittadine assediate vicino alla capitale, mentre altri 29 camion si muoveranno verso Fuaa e Kafraya, nella provincia nord-occidentale di Idlib, circondate dai ribelli. Secondo le Nazioni Unite, mezzo milioni di siriani vivono sotto assedio. Martedi', Damasco aveva approvato l'invio di aiuti anche verso altre due aree, il distretto di Kafr Batna, fuori Damasco, e Deir Ezzor, nell'est del Paese ma non e' chiaro come riusciranno a passare attraverso il territorio controllato dall'Isis. "Sta al governo siriano voler raggiungere ogni persona dovunque si trovi e permettere all'Onu di portare aiuti umanitari: domani lo vedremo", aveva affermato Staffan de Mistura, inviato speciale del Palazzo di Vetro. Ma da Damasco era arrivata una dura reazione governativa. "Non abbiamo bisogno che qualcuno ci ricordi i nostri doveri verso il nostro popolo", aveva sottolineato una fonte del ministero degli Esteri.
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