Roma - Momenti di paura e panico a Sanremo, stamattina un uomo di 67 anni ha minacciato di buttarsi dal tetto di un palazzo in pieno centro e a pochi passi dal teatro Ariston dove staserà ci svolgerà la serata finale del festival di Sanremo. "Me la sono vista brutta, abbiamo rischiato di finire giù assieme. Ma il fatto di essere riusciti a salvare una vita è una di quelle emozioni che ti rendono orgogliosi del lavoro che fai". Lorenzo Manso, 47 anni, dirigente del Commissariato di Sanremo, racconta cosi' all'AGI i lunghi momenti di paura vissuti stamane a Sanremo, quando un uomo si è arrampicato sul tetto di un palazzo di tre piani in piazza Colombo, a poche decine di metri dal teatro Ariston, e minacciato di suicidarsi. 'Armato' di un megafono, l'uomo - che già in passato aveva manifestato l'intenzione di togliersi la vita - ha cominciato a urlare frasi sconnesse, avvicinandosi sempre di più al cornicione, mentre alcuni agenti e carabinieri - rimosse alcune tegole - lo raggiungevano mantenendosi a distanza di 'sicurezza'.
"Abbiamo capito subito che c'era poco da scherzare, che il pericolo era reale, ed io che ho una certa esperienza di negoziazione ho cominciato a parlargli, a cercare di capire che cosa volesse. Parlava di un caso di malasanita' di cui sarebbe stato vittima - continua Manso - di una gamba mal curata, ma rifiutava qualsiasi offerta di cure o di un consulto medico. Gli abbiamo promesso anche di farlo parlare con Carlo Conti, e gli abbiamo proposto un'intervista tv con un giornalista Rai, che naturalmente era uno dei nostri, ma lui niente, era sempre più in tilt, preda di una sorta di delirio autoreferenziale".
A questo punto, le sequenze dell'intervento assumono un ritmo sempre più serrato: "aveva una gamba penzoloni nel vuoto, guardava giù, farfugliava frasi senza senso e sembrava non ascoltare più nessuno - ricorda il vicequestore -. Mi sono detto 'è il momento' e, approfittando della sua distrazione, gli sono arrivato a circa un metro e mi sono lanciato su di lui, afferrandolo". E' in questi attimi che si è sfiorata davvero la tragedia: "mi sono trovato con lui addosso, che scalciava, e io con le spalle sulle tegole che scivolavano... Con tutte le mie forze, giusto in tempo per evitare che volassimo giù, sono riuscito a rigirarmi, a ritrovare l'equilibrio e a metterlo in salvo, con l'aiuto dei colleghi". Appena sceso dal tetto, il 67enne, di origini calabresi ma da tempo residente a Sanremo, in evidente stato depressivo, è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. (AGI)