Roma - Tutto pronto per il Family Day al Circo Massimo, a Roma, dove da mezzogiorno è aperto l'accesso al raduno che punta a un milione di persone per rivendicare il ruolo della famiglia tradizionale mentre in Italia entra nel vivo il dibattito sulle unioni civili e sulla 'stepchild adoption'. Un migliaio i pullman, un centinaio solo dalla Campania, con migliaia di famiglie al completo. Tra le associazioni cattoliche presenti ci sono Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, Cl, Scienza e Vita, Neocatecumenali, Rinnovamento per lo Spirito, Movimento per la Vita, il Forum delle Famiglie. Il tempo a Roma è coperto ma non dovrebbe piovere.
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La manifestazione inizia alle 14 e si dovrebbe concludere ale 16,30 alle 16,30. "Saremo tanti, tantissimi al Circo Massimo. Oltre un milione per far sentire al governo e al Parlamento la nostra voce", spiega il portavoce del comitato organizzatore Massimo Gandolfini. "Ci aspettiamo una partecipazione larghissima, con la cavea del Circo Massimo stracolma di mamme, papà, bambini, nonni: saremo il bel volto della famiglia italiana. Non sarà una piazza contro chi ha un orientamento sessuale diverso, noi siamo solo contro il ddl Cirinnà, pensiamo che confonda pericolosamente la famiglia con questo tipo di unioni. E pensiamo che un bambino abbia diritto a essere generato e cresciuto da una famiglia composta da un padre e una madre. L'obiettivo è il ritiro della proposta di legge oggi in parlamento in quanto inaccettabile e inemendabile".
No alle unioni civili, che non sono altro che una pericolosa equiparazione al matrimonio: così alla vigilia del Family day i vescovi italiani erano tornati a scagliarsi contro il ddl Cirinnà nel lungo comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della Cei, nel quale hanno denunciato "l'equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili, con l'introduzione di un'alternativa alla famiglia". (AGI)
(30 gennaio 2016)