Napoli - Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha ricevuto un avviso di garanzia per il reato di falso in atto pubblico. I fatti risalgono a quanto De Luca era sindaco della citta' di Salerno e riguardano la realizzazione di piazza della Liberta' e una variante al progetto iniziale. Assieme a De Luca risultano indagati anche alcuni tecnici e componenti dell'ex Giunta che rispondono anche di reati che vanno dal peculato alla turbativa d'asta. Secondo quanto appreso, la giunta avrebbe stanziato, con una variante approvata in giunta, otto milioni di euro perche' durante gli scavi fu trovata la presenza nel sottosuolo di acqua e questo provoco' un ritardo nei lavori.
L'inchiesta e' relativa a una variante ai lavori di Piazza della Liberta', sul fronte del mare di Salerno. Nel fascicolo della Procura sono inseriti oltre l'ex sindaco, altre 21 persone tra amministratori comunali, tecnici e dirigenti comunali, oltre a imprenditori. Le accuse a vario titolo contestate vanno dal falso in atto pubblico alla turbativa d'asta, fino al peculato. Vincenzo De Luca e altri 8 assessori sono accusati di falso in atto pubblico, avendo approvato il 16 febbraio del 2011 in sede di giunta la variante ai lavori con lo stanziamento di otto milioni di euro, resasi necessaria per affrontare alcune problematiche emerse nel corso della prima fase di interventi strutturali che riguardavano Piazza della Liberta'. La variante fu approvata per la presenza di acqua nel sottosuolo su cui e' stata costruita Piazza della Liberta, finita gia' al centro di un'altra inchiesta della Procura per un cedimento di 12 pilastri della struttura avvenuto nel luglio del 2012. (AGI)