Roma - La sua trattoria di pesce e' ben recensita, ma il titolare, il signor Marco, e' balzato agli onori della cronaca non per la cucina ma perche' nel suo locale non gradisce bambini di eta' inferiore ai cinque anni. E lo dice chiaro e tondo, con un cartello appeso sulla porta d'ingresso de "La fraschetta del pesce" di Casal Bertone, quartiere della periferia sud di Roma. L'immagine e' diventata virale sui social network che si dividono tra favorevoli e contrari, tra chi rivendica il diritto a un pasto tranquillo al ristorante e chi ritiene che non si possano fare discriminazioni tra i clienti.
Una condanna dell'iniziativa arriva da Fabrizio Azzolini, presidente dell'Associazione italiana genitori, Age: "il ristorante e' un luogo pubblico regolato da normative ben specifiche che il titolare sta violando dimostrando di non averle mai lette", commenta all'Agi. "Vietare l'ingresso ai bambini e' un'eresia! A nessuno piacciono i bambini maleducati che rompono gli oggetti, ma non si possono bandire - continua Azzolini - Abbiamo fatto delle lotte per cui ora i cani sono ammessi sui treni e nei ristoranti e chiudiamo la porta in faccia ai bambini? Siamo all'assurdo!".
I bambini "sono maleducati, corrono e urlano" spiega all'Agi il ristoratore. "Io non ne ho vietato l'ingresso -precisa il signor Marco - ma ho avvisato che la loro presenza non e' gradita. Se i genitori non sanno educare i figli non devo certo farlo io". "Non faccio entrare passeggini e carrozzine per questioni di spazio, non sto violando nessuna norma", ha aggiunto. (AGI)
(20 gennaio 2016)