(AGI) - Istanbul 15 Gen - La Turchia e' "la piu' grande prigione di giornalisti del mondo". Lo scrive a Matteo Renzi Can Dundar, direttore di Cumhuriyet, uno dei quotidiani piu' importanti della Turchia, in carcere da 51 giorni insieme a Erdem Gul, caporedattore della sede di Ankara, per aver pubblicato immagini relative il passaggio di camion carichi di armi al confine siriano. Al presidente del Consiglio italiano Dundar chiede di prendere una posizione precisa contro il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, in difesa dei "diritti umani", la democrazia e la liberta', valori su cui l'Europa si fonda. Fu proprio Renzi lo scorso novembre a farsi portavoce dei due giornalisti in carcere dopo aver ricevuto una loro lettera. Il presidente del Consiglio promise che ne avrebbe parlato con il premier turco, Ahmet Davutoglu, incontrandolo al Consiglio europeo di Bruxelles. Oggi il direttore di Cumhuriyet ricorda a Renzi che l'emergenza rifugiati, che portera' ad Ankara 3 miliardi di euro necessari a fronteggiarla, non deve spingere i Ventotto a chiudere gli occhi su quanto sta avvenendo in Turchia. La crisi dei rifugiati non puo', secondo Dundar, giustificare un tale comportamento da parte dell'UE, soprattutto perche' "chi fino a ieri appiccava il fuoco oggi non puo''fare il pompiere" . Il giornalista definisce un "enorme paradosso" il fatto che proprio in questo momento l'Ue abbia deciso di riaprire i capitoli negoziali per l'ingresso di Ankara in Europa, proprio ora che i valori della laicita', democrazia e liberta'lasciati dal kemalismo vengono traditi sistematicamente. Infine il direttore di Cumhuriyet ricordato a Renzi i trascorsi rapporti tra Erdogan e Silvio Berlusconi, un'amicizia in seguito alla quale l'allora premier e oggi presidente turco ha iniziato a controllare i media "come un imperatore, come Berlusconi".
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