(AGI) - Roma, 10 gen. - "Sono stanca, ho alle spalle sei anni di processo per la morte mio fratello avvenuta in condizioni terribili. Mi aspettavo un processo ai responsabili di quella morte, mentre per tutto questo tempo ho dovuto subire un vero e proprio processo al morto: sono sei anni che sento accusare mio fratello di tutto, persino della sua stessa morte". Lo ha detto Ilaria Cucchi, ospite a 'In mezz'ora' di Lucia Annunziata su Raitre, parlando della vicenda processuale legata al fratello Stefano deceduto nell'ottobre del 2009 all'ospedale Pertini a sei giorni da un arresto per droga. Una vicenda ancora aperta, nonostante tre gradi di giudizio, grazie a una nuova inchiesta della magistratura che sta raccogliendo elementi su un gruppo di carabinieri accusati di aver pestato il ragazzo al momento del fermo e di aver nascosto la verita'. "Grazie al lavoro preziosissimo ed eccellente della Procura di Roma e della squadra mobile - ha detto Ilaria Cucchi - c'e' uno scenario nuovo del tutto diverso e inquietante in cui persone che tutt'ora indossano una divisa per tutto questo tempo hanno nascosto e mentito raccontandosi di quel violentissimo pestaggio ai danni di Stefano. Dall'altra parte mi sarei aspettata un atteggiamento di pentimento. Da qui la curiosita' di guardare i volti di chi e' accusato del pestaggio e scopro su facebook la fisicita' imbarazzante di uno di loro rispetto a quella di mio fratello che era magro quanto me. Che questa fisicita' venga ostentata da gente che per sei anni ha consentito che al loro posto venissero processati altri (tre agenti di polizia penitenziaria, assolti a titolo definitivo, ndr), mi fa schifo".
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