CdV - Papa Francesco vuole aiutare le istituzioni sanitarie cattoliche, che in Italia oggi sono in forte crisi finanziaria, affinche' possano continuare la loro importante missione. Per questo ha chiesto al segretario di Stato Pietro Parolin di istituire un nuovo dicastero, la Pontificia Commissione per le attivita' del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa. Il progetto pero' si differenzia notevolmente da quello ipotizzato nel precedente Pontificato dal segretario di Stato Tarcisio Bertone, che si sarebbe configurato come una sorta di holding centralizzata, nella quale le attivita' sanitarie sarebbero dovute confluire. Invece il nuovo organismo mira proprio a mantenere le attivita' negli istituti religiosi che le hanno promosse. "Il Santo Padre Francesco - afferma infatti la nota che accompagna il provvedimento di Parolin - acquisite le opportune informazioni relative alle particolari difficolta' delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa operanti nel settore sanitario, allo scopo di contribuire alla piu' efficace gestione delle attivita' e alla conservazione dei beni mantenendo e promuovendo il carisma dei Fondatori e fino a che non venga diversamente disposto, ha conferito mandato al Segretario di Stato di istituire un'apposita Commissione Speciale, chiamata 'Pontificia Commissione per le attivita' del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa'".
Nel "rescritto" autorizzato da Francesco lo scroso 7 dicembre, il segretario di Stato Pietro Parolin ha fissato le norme che guideranno il nuovo dicastero che "sara' composto da un presidente e da 6 esperti nelle discipline sanitarie, immobiliari, gestionali, economico/amministrative, finanziarie" e "potra' delegare parte delle proprie funzioni ad uno o piu' membri e sara' assistita da una Segreteria". "La Commissione - inoltre - fara' riferimento diretto al Segretario di Stato, potra' compiere ogni azione giuridica e finanziaria finalizzata al valido e corretto adempimento del compito affidatole". L'organismo avra' un grandissimo potere. Infatti, si legge nel testo, "la Commissione rilascia alle Congregazioni della Curia Romana, da cui le persone giuridiche pubbliche interessate dipendono, il consenso necessario, vincolante per la concessione delle autorizzazioni canoniche in ordine alla dismissione o riorganizzazione delle attivita' e/o degli immobili relativi al settore sanitario". "La Commissione - inoltre - e' dotata dei poteri di accesso agli atti e di risorse per lo svolgimento della propria attivita'.
La Commissione puo' assegnare incarichi a societa', professionisti e consulenti". In concreto alla Commissione e' affidato: "lo studio generale sulla sostenibilita' del sistema sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa (presupposti, caratteristiche, vincoli, modalita' operative/gestionali, attualita' degli obiettivi del sistema sanitario delle singole persone giuridiche pubbliche in fedelta' alla propria natura, alla propria missione e al proprio carisma) cosi' da definire una possibile strategia operativa di lungo periodo anche in rapporto ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa;la proposta per la risoluzione delle situazioni di crisi in funzione delle risultanze dello studio piu' generale e attivando tutte le risorse possibili in collaborazione con i Responsabili delle persone giuridiche pubbliche interessate; lo studio e la proposta di nuovi modelli operativi per le persone giuridiche pubbliche operanti nel settore sanitario, in grado di attuare il carisma originario nel contesto attuale". "Quanto disposto - si legge infine nel rescritto - e' da ritenersi stabile e valido fin dal momento della sua pubblicazione sull'Osservatore Romano". (AGI)