Stroncato traffico reperti archeologici. A Pompei nuovo crollo
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Stroncato traffico reperti archeologici. A Pompei nuovo crollo

Stroncato traffico reperti archeologici. A Pompei nuovo crollo

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(AGI) - Napoli, 4 feb. - I carabinieri del Comando TutelaPatrimonio Culturale, con la collaborazione dei repartiterritoriali e mobili, stanno eseguendo 147 perquisizioni sulterritorio nazionale in un'indagine contro il traffico illecitodi beni culturali. Secondo quanto si e' appreso, Sono statisequestrati reperti di diverse provenienze, anche dagli scavidi Pompei. L'inchiesta e' coordinata dalla Direzionedistrettuale antimafia napoletana. Secondo quanto si e'appreso, l'attivita' di 450 uomini dell'Arma si e' svolta inmolte regioni d'Italia, con il sequestro di circa mille trareperti e monete antiche, provenienti da scavi clandestini indiverse aree archeologiche del paese, prevalentemente daCampania, Puglia e Sicilia. Materiale che dovra' essere tuttocatalogato e vagliato dagli esperti delle Soprintendenze perstabilirne provenienza e datazione. L'operazione, senzaprecedenti, e' tutt'ora in corso e sono stati eseguiti sinora142 decreti di perquisizione. Recuperati oggi e nel corso delleindagini oltre mille reperti. I siti piu' saccheggiati dai'tombaroli' erano quelli archeologici campani (Paestum ePompei, tra gli altri), pugliesi e siciliani, ma marginalmenteanche quelli dell'area di Cerveteri. L'inchiesta della procurapartenopea, delegata al nucleo specializzato dell'Arma, quelloper la Tutela dei beni culturali, ha portato alla luce unaorganizzazione dedita all'attivita' di recupero clandestino evendita illegale di reperti. Una banda che copriva tutta la'filiera' del mercato illegale dei beni culturali, con contattianche all'estero, e che operava in tutta Italia. Oltre areperti, i carabinieri del Nucleo avrebbero acquisito anchedocumenti e materiale utile ai fini dell'indagine in corso. Tragli indagati, non solo personaggi che hanno gia' precedentispecifici, ma anche insospettabili incensurati. Leperquisizioni legate all'operazione Artemide hanno interessatole provincie di Agrigento, Arezzo, Avellino, Bari, Benevento,Bologna, Brescia, Caltanisetta, Caserta, Catania, Cosenza,Enna, Foggia, Latina, Milano, Napoli, Pordenone, Roma, Salerno,Taranto, Teramo e Viterbo, con il supporto del 7A Elinucleo diPontecagnano. L'inchiesta e' nata dal furto di una porzione diaffresco dalla domus di Nettuno a Pompei. Scavo clandestino,ricettazione e illecita commercializzazione di beni culturalisono le ipotesi di reato contestate agli indagati. Gia' nellefasi preliminari dell'inchiesta c'e stato il recupero di 874reperti archeologici e l'arresto di tre italiani incollaborazione col Gruppo Patrimonio Historico della GuardiaCivil. Oggi sequestrati oltre 2000 reperti archeologici tra cuivasellame apulo-canosino a figure rosse, frammentiarchitettonici, monete italiche, metal detector e utensili diricerca e scavo clandestino. (AGI)
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