E' di 17 morti e 15 feriti, di cui alcuni molto gravi, il bilancio della strage in un liceo della Florida, la Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, 70 chilometri a nord di Miami. L'autore, arrestato dalla Polizia a tre chilometri di distanza, è un 19enne con problemi comportamentali che era stato espulso dalla scuola, Nikolas Cruz. Per seminare la morte tra i suoi ex compagni ha usato un fucile d'assalto semi-automatico Ar-15 e ha indossato una maschera antigas. Prima ha azionato l'allarme per far uscire studenti e insegnanti dalle classi e poi ha lanciato fumogeni per accrescere il caos.
Il giovane, che a settembre compirà 20 anni, era già stato identificato in passato come una potenziale minaccia per i suoi coetanei e ha lasciato messaggi "molto inquietanti" sui social network. La strage è iniziata alle 14 e 30 ora locale, le 20 e 30 in Italia. Il presidente americano, Donald Trump, che ha annullato i suoi impegni per seguire personalmente la vicenda: "Nessun bambino, nessun insegnante o qualunque altra persona dovrebbe mai sentirsi insicuro in una scuola americana", ha twittato.