Il sogno di Berlusconi: dirigere il film di Sorrentino su di lui
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Il sogno di Berlusconi: dirigere il film di Sorrentino su di lui
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Perché Berlusconi 'ama' Sorrentino

  • Primo: la vanità dell’ex Cavaliere, ex proprietario del Milan, ex presidente del Consiglio è sempre stata enorme e ora vede in Sorrentino, acclamato regista internazionale, già premio Oscar, il mezzo per consegnare la propria immagine, dopo che alla storia, anche all’iconografia contemporanea rappresentata in maniera vivace e preminente dal cinema. Sapendo, inoltre che Sorrentino farà di lui una sorta di ‘Divo’ e lo racconterà con simpatia, sottolineando i lati oscuri e le nefandezze (su tutte la storia di Ruby e del Bunga bunga) in maniera accattivante e furbetta come ha fatto con Andreotti. Lo renderà, insomma, grottesco e surreale, cosa che di certo non dispiace a Berlusconi che sa bene come la prevalenza del surreale sul reale sia una fondamentale arma di 'distrazione di massa'.
  • Secondo: l’apertura di credito, le smancerie, le dichiarazioni d’amore e l’attestato di stima incondizionato sono elementi che colpiscono a fondo uno come Paolo Sorrentino che, in quanto a vanità, non ha rivali. E così Berlusconi spera di limare le eventuali scene problematiche e di indirizzare il film dalla sua parte. Cosa che successe anche con Andreotti, il quale incontrò due volte Sorrentino prima che partissero le riprese del ‘Divo’. In seguito, dopo aver visto il film, parlò di “una mascalzonata”. Ma in realtà non era affatto irritato.
  • C’è poi una terza ipotesi: nei giorni scorsi, come scrive Fulvia Caprara su La Stampa, Sorrentino ha incontrato Veronica Lario. Può essere che Berlusconi sia preoccupato di questa ‘frequentazione’ e decida di diventare il ‘miglior amico’ di Paolo onde evitare che i lati oscuri della sua vita privata vengano troppo sviscerati. Pur consapevole che Sorrentino non è Nanni Moretti e che ‘Loro’ non assomiglierà neppure lontanamente al ‘Caimano’.

'Loro' non sarà distribuito da Berlusconi

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