Il trionfo della vanità o il capolavoro del Grande Imbonitore? Questo il dilemma che ci assale nel momento in cui sulla prima pagina del Messaggero Malcom Pagani (da settembre vicedirettore di “Vanity Fair”) scrive che Berlusconi ha ricevuto Sorrentino che dopo ferragosto inizierà le riprese di ‘Loro’, incentrato sulla figura dell’ex Cavaliere. Il regista napoletano e il suo produttore Nicola Giuliano sono stati ricevuti a via del Plebiscito, presenti “un preoccupato” Niccolò Ghedini e “un sornione” Gianni Letta.
Secondo il quotidiano romano, Sorrentino s’è trovato di fronte un Berlusconi “scatenato, allegrissimo, felice di poter parlare di cinema come anni fa era solito fare con Freccero, di blandire e sommergere di prospettive il nostro autore più importante”. Poi la dichiarazione d’amore: “Lei è un regista straordinario, il mio preferito in assoluto, ho visto tutti i suoi film, le metto a disposizione tutto quello che vuole”. E ancora: “Se lo desidera, le permetto di girare a villa Certosa o nel mausoleo di famiglia ad Arcore”. Bingo!
Perché Berlusconi 'ama' Sorrentino
Un’apertura di credito smisurata da parte di Berlusconi che forse trova solo tre possibili spiegazioni:
- Primo: la vanità dell’ex Cavaliere, ex proprietario del Milan, ex presidente del Consiglio è sempre stata enorme e ora vede in Sorrentino, acclamato regista internazionale, già premio Oscar, il mezzo per consegnare la propria immagine, dopo che alla storia, anche all’iconografia contemporanea rappresentata in maniera vivace e preminente dal cinema. Sapendo, inoltre che Sorrentino farà di lui una sorta di ‘Divo’ e lo racconterà con simpatia, sottolineando i lati oscuri e le nefandezze (su tutte la storia di Ruby e del Bunga bunga) in maniera accattivante e furbetta come ha fatto con Andreotti. Lo renderà, insomma, grottesco e surreale, cosa che di certo non dispiace a Berlusconi che sa bene come la prevalenza del surreale sul reale sia una fondamentale arma di 'distrazione di massa'.
- Secondo: l’apertura di credito, le smancerie, le dichiarazioni d’amore e l’attestato di stima incondizionato sono elementi che colpiscono a fondo uno come Paolo Sorrentino che, in quanto a vanità, non ha rivali. E così Berlusconi spera di limare le eventuali scene problematiche e di indirizzare il film dalla sua parte. Cosa che successe anche con Andreotti, il quale incontrò due volte Sorrentino prima che partissero le riprese del ‘Divo’. In seguito, dopo aver visto il film, parlò di “una mascalzonata”. Ma in realtà non era affatto irritato.
- C’è poi una terza ipotesi: nei giorni scorsi, come scrive Fulvia Caprara su La Stampa, Sorrentino ha incontrato Veronica Lario. Può essere che Berlusconi sia preoccupato di questa ‘frequentazione’ e decida di diventare il ‘miglior amico’ di Paolo onde evitare che i lati oscuri della sua vita privata vengano troppo sviscerati. Pur consapevole che Sorrentino non è Nanni Moretti e che ‘Loro’ non assomiglierà neppure lontanamente al ‘Caimano’.
'Loro' non sarà distribuito da Berlusconi
Per finire, una curiosità. Il figlio di Gianni Letta, Giampaolo, amministratore delegato di Medusa, pochi giorni fa alla presentazione del listino della casa di produzione e distribuzione aveva ringraziato Paolo Sorrentino e Indigo Film per non aver proposto ‘Loro’ alla casa cinematografica legata alla famiglia Berlusconi per non creare imbarazzo. Il film ‘Loro’, infatti, sarà distribuito da Universal. E chissà che Silvio, da imprenditore qual è, non si rammarichi di questo.