“Andate a vedere il mio film in questo weekend perché i primi giorni di programmazione sono fondamentali per la vita di un film”. L’appello, lanciato mercoledì 29 marzo da Claudio Amendola e Luca Argentero ospiti della redazione dell’Agi nel format ‘Viva l’Italia’, è sintomatico della situazione del cinema italiano, il cui destino è lasciato molto al caso. Amendola era venuto a presentare il suo secondo film da regista, ‘Il permesso – 48 ore fuori’, in uscita il 30 marzo. E ha espresso un timore comune a tutti. Non per niente Guido Chiesa, che lo stesso giorno ha esordito in sala con ‘Classe Z’, ha scritto su Facebook: “E’ primavera, fa caldo, vacca boia, neanche il tempo ci aiuta. Andate a vederlo, questo weekend, che i film ormai li tolgono subito. Poi mi dite”.
La sorte di un film decisa in un weekend
Tutto in un weekend ('allungato' a giovedì e venerdì), dunque, per il destino di un film. Se va bene, se scatta subito il passa-parola, gli esercenti si convincono a puntare ancora su quella pellicola. Se invece gli incassi sono modesti o anche discreti ma non eccellenti, si fa in fretta a sostituire quel film con un altro potenzialmente più appetibile. E’ una legge non scritta a cui devono sottostare tutti i registi che penalizza inevitabilmente le pellicole di casa nostra, che non hanno la spinta propulsiva di marketing e battage pubblicitario di tanti blockbuster americani. Di questa legge è stato vittima, molti anni fa, a un film destinato a vincere l’Oscar, ‘Nuovo Cinema Paradiso’ di Giuseppe Tornatore, passato quasi inosservato in sala e poi riuscito tra mille fanfare dopo il trionfo nella notte di Los Angeles.
Modello francese per aiutare i film italiani
Ma cosa si può fare per allungare la vita ai nostri film? L’uovo di Colombo è fare una legge come quella francese che preveda una quota minima di film nazionali in programmazione, pari al 30%. Un film su tre di quelli in sala, dunque, dev’essere prodotto in casa. Questo comporta che la vita di una pellicola indigena è inevitabilmente più lunga e, se merita, avrà il tempo di farsi apprezzare senza dover sperare che nel primo weekend non ci siano pellicole di maggiore appeal tipo i kolossal americani che fanno il pieno di spettatori lasciando agli altri le briciole. A sostegno di una legge come questa c’è praticamente tutto il mondo del cinema e Luca Argentero, ospite dell’Agi, non ha mancato di sottolinearlo aggiungendo che “il Governo ha fatto qualcosa ma deve fare di più” perché il cinema è la nostra storia. Tema affrontato, sempre in Agi, anche da Riccardo Scamarcio che ha individuato nell’ultimo Oscar italiano, Paolo Sorrentino, l’ideale ambasciatore del ‘made in Italy’ nel mondo.
Iperbole di Benigni: il cinema italiano è in salute
Ciò detto, veniamo alla parte dolente: a differenza di quanto ha declamato Roberto Benigni - vincitore del David di Donatello speciale 2017 – nel suo personalissimo show al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non è vero che “il cinema italiano non è stato mai in salute come adesso”.
E non è colpa del Governo che non tutela, né degli esercenti avidi che se riempiono solo mezza sala cambiano ‘pizza’. E’ colpa di una cinematografia moribonda che vive di ricordi. Non parliamo dei cosiddetti ‘film d’autore’ che da vent’anni a questa parte sono quasi sempre di una modestia e presunzione irritanti e che, per fortuna, oggi sono molto pochi. Parliamo della commedia, di un genere che ha fatto grande il nostro cinema e che tutti i registi – ma proprio tutti – citano sempre come modello di riferimento e ispirazione.
I dati dell'Anica: meno del 10% dei film italiani ha incassato più di 2 milioni
Oggi, tolte poche immense eccezioni, i film italiani (soprattutto le commedie) sono brutti. Ripenso all’intervista di Giovanni Veronesi all’Agi e alla considerazione di Mereghetti che ha fatto sua: “prima erano film brutti ma facevano soldi, ora sono solo brutti”. In un post di qualche settimana fa ho già spiegato perché queste pellicole sono occasioni perse (anche quella di Veronesi), ma ora mi affido ai numeri. Impietosi.
Come riportano i dati dell’Anica, nel 2016 abbiamo prodotto 199 film (208 con le coproduzioni) di cui appena 5 hanno superato i 6 milioni di incasso e appena 23 si sono piazzati tra i primi 100 al botteghino con risultati spesso intorno al milione-milione e mezzo (18 sopra i 2 milioni). Almeno la metà delle pellicole italiane prodotte nel 2016, dunque, ha incassato meno di un milione di euro spesso a fronte di finanziamenti statali e costi di produzione ben più elevati. Il Governo non fa certamente abbastanza per aiutare i film a imporsi nelle sale, ma di certo anche i film fanno poco per meritare spettatori. Nel 2016, infatti, i pochi che valevano davvero qualcosa sono riusciti a ottenere buoni risultati al botteghino, dove ha trionfato Checco Zalone con ‘Quo vado’ ma che ha visto una commedia come ‘Perfetti sconosciuti’ incassare oltre 17 milioni, piazzandosi dietro al film del comico pugliese, o ‘La pazza gioia’ ottenere un significativo risultato con oltre 6 milioni o, ancora il film rivelazione di Gabriele Mainetti, ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, superare i 5 milioni. Segno che se c’è sostanza ci sono anche i risultati.
'La pazza gioia' di Virzì: 'Thelma & Louse' in fuga dal manicomio
E’ altresì vero che ci sono casi in cui si fa cinema come diceva Majakovskij, “perché non si può non farlo”, come necessità sfidando incoscientemente il mercato. Si tratta di pellicole realizzate a basso budget, magari di buon livello, che vengono proiettate in poche sale per pochissimo tempo. Sono opere che spesso hanno tentato la strada dei festival ma, come meteoriti che si disintegrano quando entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, non riescono a raggiungere neppure il livello di attenzione. Ci sono casi coì, è vero. Ma sono pochi. Nella stragrande maggioranza delle volte si tratta di film modesti.
In Italia si fanno tantissimi film: in arrivo (per ora) 116 pellicole
La domanda che da qualche anno ci poniamo quando andiamo a vedere un film è la seguente: perché? La quantità di film non dà valore alla cinematografia di un popolo. Eppure in Italia si fanno tantissimi film di cui solo il 10% meriterebbe di essere menzionato. Non paliamo, poi, di entrare nella storia del cinema! E’ stato così nel 2016, come negli anni precedenti. E, ahimè, sarà così anche quest’anno. Ora la domanda fatidica: quali di questi film in uscita o in lavorazione – a cui se ne aggiungeranno molti altri – entrerà nell’elite del 10%? Tra questi ci sarà – senza andare a scomodare i mostri sacri - un nuovo ‘La Grande Bellezza’?
Ecco la lunga lista dei film italiani pronti o in preparazione (fonte Cinemotore):
- “The Startup” di Alessandro D’Alatri (in sala il 6 aprile) con Andrea Arcangeli e Matilde Gioli prodotto da Casanova con Rai Cinema e ditribuito da 01 Distribution
- "Ovunque tu sarai" di Roberto Capucci (in sala il 6 aprile) con Ricky Memphis e Francesco Montanari;
- “La parrucchiera” di Stefano Incerti (in sala il 6 aprile) con Pina Turco e Massimiliano Gallo
- “MMA Love Never Dies” di Riccardo Ferrero (in sala il 6 aprile) con Claudio Del Falco
- "Piccoli crimini coniugali" di Alex Infascelli (in sala il 6 aprile) con Sergio Castellitto e Margherita Buy;
- "Moglie e marito" di Simone Godano (in sala il 13 aprile) con Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak
- "Lasciati andare" di Francesco Amato ((in sala il 13 aprile) con Toni Servillo.
- “Mothers” di Liana Marabini (in sala il 13 aprile) con Christopher Lambert e Remo Girone
- “L’accabadora” di Enrico Pau (in sala il 20 aprile) con Donatella Finocchiaro a Carolina Crescentini
- "Fortunata" di Sergio Castellitto (in sala il 20 aprile) con Jasmine Trinca e Stefano Accorsi.
- "La tenerezza" di Gianni Amelio (in sala il 24 aprile)
- "Brutti e cattivi" di Cosimo Gomez (in sala il 6 aprile) con Claudio Santamaria
- “Una gita a Roma” di Karin Proia (in sala il 4 maggio) con Claudia Cardinale, Philippe Leroy e Karin Proia
- “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani con Luca Marinelli, Lorenzo Richelmy, Valentina Bellè
- “The Leisure Seeker” di Paolo Virzì con Helen Mirren e Donald Sutherland
- “Una famiglia” di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti, Pippo Delbono, Fortunato Cerlino, Marco Leonardi, Ennio Fantastichini e Matilda De Angelis.
- “Il contagio” di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini con Vincenzo Salemme, Vinicio Marchioni, e Anna Foglietta prodotto da Kimerafilm con Rai Cinema
- "Bob & Marys" di Francesco Prisco con Rocco Paapleo e Laura Morante
- "Tu mi nascondi qualcosa" di Giuseppe Loconsole con Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum eRocco Papapleo,
- "Burraco fatale" di Giuliana Gamba con Claudia Gerini,
- "Cuori Puri" di Roberto De Paolis con Stefano Fresi
- "Smetto quando voglio - Ad Honorem" di Sydney Sibilia con Edoardo Leo,
- "Il ragazzo invisibile: Fratelli" di Gabriele Salvatores co Valeria Golino
- "Emma" di Silvio Soldini con Valeria Golino e Adriano Giannini,
- "La guerra dei cafoni" di Davide Barletti e Lorenzo Conte con Claudio Santamaria
- "Rimetti a noi i nostri debiti" di Antonio Morabito con Marco Giallini e Claudio Santamaria,
- "Hotel Gagarin" di Simone Spada con Claudio Amendola e Luca Argentero,
- "Quando sarò bambino" di Edoardo Palma con Sergio Rubini
- "Una famiglia" di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti
- "Ricordi?" di Valerio Mieli con Luca Marinelli
- "Una questione privata" di Paolo e Vittorio Taviani con Luca Marinelli.
- ”Il ragazzo invisibile: Fratelli” di Gabriele Salvatores
- “Il flauto magico di Piazza Vittorio” di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu con l’Orchestra di Piazza Vittorio
- Nuovo film musicale dei Manetti Bros con Giampaolo Morelli, Carlo Buccirosso, Serena Rossi, Claudia Gerini e Raiz degli Almamegretta
- “Dove non ho mai abitato” di Paolo Franchi con Fabrizio Gifuni, Giulia Michelini
- “Balon” di Pasquale Scimeca
- “Infinita come lo spazio – I’m 3D” di Anne-Riitta Ciccone con Barbara Bobulova, Guglielmo Scilla , Mathilde Bundschuh, Julia Jentsch, Piotr Adamczyk prodotto da Koch media
- “Niente di serio” di Laszlo Barbo con Claudia Cardinale,Nunzia Schiano, Jordi Molla, Dafne Scoccia,Gianmarco Tognazzi, Lucia Ocone, Ilenia Pastorelli, Edoardo Pesce
- “Nico, 1998″ di Susanna Nicchiarelli con Trine Dyrholm nei panni della cantante dei Velvet Underground e con Thomas Trabacchi
- “Nato a Casal di Principe” di Bruno Oliviero con Alessio Lapice, Donatella Finocchiaro e Massimiliano Gallo
- “Non c’è kampo” di Federico Moccia con Vanessa Incontrada, Gianmarco Tognazzi , Corrado Fortuna e Claudia Potenza
- “Mimi il principe delle tenebre” di Brando De Sica
- “Odissea nell’ospizio” di Jerry Calà con I Gatti di Vicolo Miracoli
- “Quando sarò bambino” di Edoardo Palma con Sergio Rubini, Lello Arena, Gisella Burinato, Emanuele Propizio, Antonio Petrocelli,Viviana Colais,Valerio Di Benedetto
- “Riccardo va all’inferno” di Roberta Torre prodotto da Medusa
- “Ricordi?” di Valerio Mieli con Luca Marinelli e Linda Caridi
- ”Rimetti a noi i nostri debiti” di Antonio Morabito con – Claudio Santamaria e Marco Giallini
- “Smetto quando voglio – Ad Honorem!” di Sydney Sibilia della 01 Distribution
- “Emma” di Silvio Soldini con Valeria Golino e Adriano Giannini
- ”Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio con Tihana Lazovic
- “Seguimi” di Claudio Sestieri con Pier Giorgio Bellocchio e Antonia Liskova
- “Terapia di coppia per amanti” di Alessio Maria Federici con Ambra Angiolini, Pietro Sermonti e Sergio Rubini
- “The Jackal – Addio fottuti musi verdi” di Francesco Ebbasta della 01 Distribution
- “Veleno” di Diego Olivares con Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Salvatore Esposito, Gennaro Di Colandrea distribuito da Microcinema
- “La vita in comune” di Edoardo Winspeare con Claudio Giangreco, Antonio Carluccio, Davide Riso, Lamberto Probo, Giorgio Casciaro, Alessandra De Luca, Anna Boccadamo
- “2night” di Ivan Silvestrini della Bolero Film
- “7 Days” di Rolando Colla con Alessia Barela, Bruno Todeschini, Gianfelice Imparato
- “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini con Lucia Mascino, Thomas Trabacchi
- “Alice non sa” di Diego Amodio distribuito da Koch Media
- “Amo la tempesta” di Maurizio Losi con Nando Paone, Maya Sansa, Tony Sperandeo, Ugo Dighero, Maurizio Donadoni, Giobbe Covatta, Eleonora Giovanardi, Elisabetta Pozzi, Enzo Iacchetti, Vito
- “Acqua di marzo” di Ciro De Caro
- “Gli asteroidi” di Germano Maccioni
- “Burraco fatale” di Giuliana Gamba con Claudia Gerini distribuzione Koch Media
- “Buon lavoro” di Marco Demurtas con Pippo Franco, Giuseppe Giacobazzi, Alvaro Vitali, Giancarlo Giannini e Giuliana De Sio
- “Stato di ebbrezza” di Luca Biglione con Francesca Inaudi, Andrea Roncato, Fabio Troiano, Melania Dalla Costa, Emanuela Grimalda, Elisabetta Pellini, Antonia Truppo
- “Cuori Puri” di Roberto De Paolis con Barbora Bobulova diretto da Roberto De Paolis distribuito da Cinema di Valerio De Paolis
- Commedia di Mimmo Esposito con I Soldi Spicci (duo comico composto da Annandrea Vitrano e Claudio Casisa) e con Barbara Tabita, David Coco
- “Cain” di Marco Filiberti
- “C’e sempre un perché” di Du Jun con Maria Grazia Cucinotta distribuzione Draka
- “Drive Me Home” di Simone Catania con Alessandro Borghi, Marco D’Amore, Chiara Muscato e per la prima volta sullo schermo i giovanissimi Francesco Bianco e Gabriele Vinci
- “Dopo la guerra“ di Annarita Zambrano con Barbora Bobulova
- “Easy” di Andrea Magnani con protagonista Nicola Nocella
- “Il figlio” di Federico Cruciani con Paolo Briguglia, Vincenzo Ragusa, Chiara Muscato, Vincenzo Albanese e Fabrizio Romano
- “Fuori c’è un mondo” di Giovanni Galletta
- “Fausto & Furio” di Lucio Gaudino con Enzo Salvi e Maurizio Battista
- “La guerra dei cafoni” di Davide Barletti e Lorenzo Conte con Ernesto Mahieux, Claudio Santamaria
- ”Gatta Cenerentola” di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone – Animazione distribuzione Videa
- “Il giorno più bello” di Vito Palmieri
- “Girotondo” di Tonino Abballe ” con Erika Marconi , Massimiliano Buzzanca , Antonella Ponziani , Valentina Ghetti
- “Holiday” di Luca Immesi & Giulia Brazzale con Milton Welsh , Désirée Giorgetti , Claudia Vismara , Fabio De Caro , David White, Dario Leone
- “Honeymun” di Salvatore Allocca distribuzione Draka
- “in un giorno la fine” di Daniele Misischia con Alessandro Roja,Euridice Axen, Claudio Camilli, Benedetta Cimatti
- “Index Zero” di Lorenzo Sportiello Antonia Liskova, Simon Merrells e Ana Ulrau
- “Kip e l’uomo dei ghiacci” di Giacomo Martelli
- “La notte è piccola per noi” di Gianfrancesco Lazotti con Cristiana Capotondi
- “L’ultimo desiderio” di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Rade Serbedzija, Liz Solari, Silvia D’Amico, Roberto Citran, Gisella Burinato, Teco Celio e Babak Karimi
- “Liste Civetta” con la coppia comica Nuzzo e Di Biase distribuito da Medusa
- “La banda dei Tre” di Francesco Maria Dominedo’ con Marco Bocci, Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Carlo Buccirosso, Ivan Franek e Roberta Mattei
- “La cantante di tango” di Diego Martinez Vignatti distribuito da Ahora Film
- ”La storia di Cino” di Carlo Alberto Pinelli distribuzione Whale
- “Malarazza” di Giovanni Virgilio con Stella Egitto, Paolo Briguglia, David Coco, Cosimo Coltraro e Lucia Sardo
- “Mexico! Un cinema alla riscossa” di Michele Rho distribuzione Officine Ubu
- “Malati di sesso” di Claudio Cicconetti con Francesco Apolloni, Gaia Bermani Amaral, Fabio Troiano ed Elettra Capuano
- ”Il manoscritto” di Alberto Rondalli con Alessio Boni, Caterina Murino, Alessandro Haber, Valentina Cervi, Ivan Franek, Marco Foschi, Flavio Bucci e Jordi Mollà
- “Monitor” di Alessio Lauria con Michele Alhaique, Valeria Bilello, Riccardo De Filippis, Claudio Gioé
- “Noi eravamo” di Leonardo Tiberi con Alessandro Tersigni, Yari Gugliucci, Emanuela Grimalda, Roberto Citran Lapice, Donatella Finocchiaro e Massimiliano Gallo
- ”Occhi chiusi” di Giuseppe Petitto con Antonia Liskova, Michael Neuenschwander, Linda Mastrocola distribuzione Microcinema
- “L’intrusa” di Leonardo Di Costanzo distribuito da Cinema di Valerio De Paolis
- “Pandemia” di Lucio Fiorentino
- “La Quinta stagione” di Massimo Bonetti con Francesco Montanari e Valeria Solarino
- “Renzo” di Micael Zampino distribuito da Koch Media
- “Rudy Valentino – Divo dei divi” di Nico Cirasola con Pietro Masotti,Tatiana Luter,Claudia Cardinale, Nicola Nocella, Luca Cirasola, Rosaria Russo, Alessandro Haber
- “Respiri” di Alfredo Fiorillo con Alessio Boni, Lidiya Liberman, Milena Vukotic, Pino Calabrese e Eva Grimaldi
- “The habit of beauty” di Mirko Pincelli con Francesca Neri, Vincenzo Amato, Remo Girone, Noel Clarke e Nico Mirallegro
- “The space between” di Ruth Borgobello con Flavio Parenti, Lino Guanciale, Maeve Dermody, Fulvio Falzarano, Marco Leonardi, Giancarlo Previati, Ariella Reggio distribuzione Luce
- “Terra” di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani con Hal Yamanouchi, Angela Carbone, Luigi Iacuzio (Movimento Film)
- “Tre giorni dopo” di Daniele Grassetti con Francesco Turbanti, Davide Gagliardini,Valentino Campitelli, Aylin Prandi, Emanuele Propizio,Giorgio Colangeli e Sergio Albelli (Movimento Film)
- ”Tulips” di Marleen Gorris con Donatella Finocchiaro, Lidia Vitale, Michele Venitucci, Giorgio Pasotti e Giancarlo Giannini
- ”Tu mi nascondi qualcosa” di Giuseppe Loconsole con Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum, Rocco Papaleo, Rocío Muñoz Morales, Olga Rossi, Alessandro Tiberi, Stella Egitto e Eva Robin’s
- ”La terra dell’abbastanza” diretto da Fabio D’Innocenzo e Damiano D’Innocenzo
- “La vera storia di Luisa Bonfanti” di Franco Angeli con Livia Bonifazi, Stefano Pesce (Movimento Film)
- “Il Velo di Maya” di Elisabetta Rocchetti con Valerio Foglia Manzillo, Margareth Madè, Salvio Simeoli, Ines Rodriguez, Mattia Sbragia, Enzo Salvi, Sandra Milo, Eliana Miglio, Chiara Sani
- “Bambina” (ex Jenish) di Valentina Pedicini
- “Made in China napoletano” di Simone Schettino
- “Veleni” di Nadia BaldiI
- “Youtopia” di Berardo Carboni con Matilda De Angelis, Donatella Finocchiaro e Alessandro Haber distribuzione Koch Media
Sul set prossimamente anche...
Carlo Verdone, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Francesca Archibugi, Marco Bocci, Alessandro Capitani, Michela Andreozzi, Christian Marazziti, Daniele Luchetti, Valeria Golino, Luciano Ligabue, Aurelio Grimaldi, Alice Rohrwacher, Alessandro Gassmann, Laura Bispuri, Luca Miniero, Fausto Brizzi, Emiliano Corapi, Francesca Archibugi, Paolo Genovese