Il sogno di Prometeo
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Il sogno di Prometeo

Il sogno di Prometeo

 Fusione nucleare reattore sperimentale
 Fusione nucleare reattore sperimentale
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Le due strade per ottenere energia nucleare

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  1. La produzione di energia dalla fissione è considerata il risultato di una tecnologia matura perché essa raccoglie oltre sessanta anni di esperienza acquisita nella progettazione e nella fabbricazione industriale. Senza entrare nel merito delle problematiche di sicurezza associate a questo tipo di fonte energetica, occorre sottolineare che essa è in linea di principio semplice da ottenere.
  2. Ben diversa è la questione della fusione. Anch’essa sarebbe concettualmente semplice ma il suo trasferimento tecnologico pone alcuni problemi che sono ancora in via di soluzione. La prima difficoltà è unire insieme (fondere) i nuclei degli atomi di idrogeno, che sono particelle (protoni) portatrici di carica positiva. Si sa che oggetti aventi la stessa carica (come accade per i poli uguali di un magnete) tendono a respingersi a causa di questa forza elettromagnetica. Se si riuscisse ad avvicinarli a distanze veramente infinitesime, quella repulsione si trasformerebbe però in attrazione, con una forza che è oltre cento volte superiore a quella che li respingerebbe (forza nucleare). Occorre quindi spendere dell’energia per far sì che questo accada, magari scaldando il sistema affinché l’energia termica sia statisticamente sufficiente a garantire che una gran quantità di nuclei atomici leggeri possa vincere la repulsione reciproca, fondendo e quindi producendo energia. E’ chiaro che, perché il sistema risulti vantaggioso, il rapporto fra energia spesa per fondere e quella prodotta dalla fusione sia minore dell’unità. Ma quanto occorre scaldare la “pentola” affinché questo si verifichi? Oltre cento milioni di gradi!

Un problema essenzialmente tecnologico

Il cuore di un reattore a fusione

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