Una delle sfide per il futuro della tecnologia robotica riguarda lo sviluppo di una roboetica, ossia un’etica applicata alla robotica per affrontare i nuovi problemi che nasceranno legati alla coabitazione uomo-robot, in termini di convivenza e rapporti lavorativi, e per disciplinarne i rapporti stessi. Si tratta di precise norme, tasse e regole di comportamento che si renderanno necessarie in un mondo in cui centinaia di milioni di macchine convivranno con gli umani: così come esiste un codice della strada per disciplinare il traffico delle centinaia di milioni di automobili, allo stesso modo potrà esistere un codice per disciplinare le attività condotte dai robot e quelle condotte dagli umani, e anche una tassa sui robot stessi.
I cambiamenti che arrivano dai robot
L’impatto della robotica genererà profonde modifiche nella tecnologia, interessando diversi settori dell’economia e dando vita a settori interamente nuovi. Tali cambiamenti causeranno a loro volta radicali innovazioni sociali e organizzative, tanto quanto è cambiata la nostra esistenza da quando è disponibile internet o la telefonia mobile. La rivoluzione robotica implicherà quindi una complessa interazione fra fattori tecnologici, economici e politici che dovranno essere affrontati da molteplici punti di vista, scientifico ma anche industriale ed educativo.
La normativa legata all'intelligenza artificiale
“L'evoluzione della scienza e della tecnologia non è un processo lineare, ma esponenziale: la sua stessa accelerazione tende ad aumentare”, scrive Ray Kurzweil nel suo ultimo libro sulla singolarità tecnologica. E in effetti la variazione temporale dell’evoluzione tecnologia è così ridimensionata rispetto al passato che pare opportuno iniziare a ragionare su temi come quello delle normative legate ai robot e all’intelligenza artificiale – come il disegno di legge proposto a Maggio del 2016 dalla Comunità Europea per regolamentare norme di diritto civile sulla robotica e le responsabilità circa fondi assicurativi in caso di incidenti.
Tassare il lavoro delle macchine
La proposta di Bill Gates di tassare il lavoro fatto dalle macchine come quello dei lavoratori umani ha del controverso e senza dubbio è un altro dei temi di cui sarà necessario discutere. Il ragionamento sulla tassazione dei robot non è diverso da quello che, in linea di principio, regolamenta fiscalmente il profitto delle imprese, facendo pagare loro le tasse in ciascuno dei paesi in cui lavorano.
Se da un lato è semplicistico sostenere che la tecnologia sia neutrale e che il cambiamento possa essere affrontato con una tassazione standard sull’oggetto-robot, dall’altro occorre sempre ricordare che è l’uomo che decide di usare la tecnologia per scopi buoni o cattivi. Esiste un problema di consapevolezza sociale ed educazione, prima ancora che discutere sulle tasse: non serve solo ad indirizzare il comportamento umano nella direzione corretta, ma anche a mantenere alta l’attenzione sui pericoli che non sono intrinseci a una tecnologia in sé ma che possono derivare dai suoi utilizzi impropri.
Per approfondire: