C’è un modo fantastico, paradossale, e in fondo geniale di guadagnarsi 250 mila dollari. Diventare il più grande disobbediente del mondo. Il premio esiste davvero: è stato bandito da una delle più autorevoli istituzioni culturali del pianeta, il Medialab del MIT, quello dove 30 anni fa Nicholas Negroponte ci spiegava come sarebbe stata la vita digitale oggi.
Oggi alla guida del Medialab c’è un altro guru, Joi Ito, un 50enne giapponese che nella vita è sempre stato dalla parte dell’innovazione più radicale. E che ha una grande ammirazione per chi infrange le regole. I geni ribelli. La premessa del suo ragionamento, e del premio da 250 mila dollari, è che non cambi il mondo facendo esattamente quello che ti hanno detto di fare sempre. Nessuno ha cambiato il mondo così. Pensate a Copernico, Galileo Galilei o a Giordano Bruno. Ma senza finire così indietro nel tempo, tutte le grandi innovazioni hanno alla base una rotture dell’ordine costituito. Un atto di disobbedienza. Lo stesso Einstein, per citare lo scienziato più famoso della storia, fece un atto di disobbedienza scientifica con la sua teoria della relatività. E il celebre discorso di Steve Jobs ai laureati d Stanford in fondo teorizzava la stessa cosa: essere folli e affamati di futuro, e quindi rompere qualche regola. Ovviamente Joy Ito si riferisce ad una “disobbedienza responsabile, etica, che ha come obiettivo il miglioramento della vita delle persone”.
I requisiti essenziali, dice il regolamento del premio, sono la non violenza, la creatività, il coraggio e la capacità di assumersi personalmente il rischio per le proprie azioni. Non c’è limite al settore in cui disobbedire: può essere la ricerca scientifica, l’innovazione sociale, i diritti civili e la libertà di parola (un esempio, fatto da Ito, è il movimento in difesa dei neri negli Stati Uniti, Black Lives Matter). Potete candidarvi o candidare qualcuno che conoscete entro il 1 maggio (qui spiegano come fare). Il 21 luglio al MIT di Boston la cerimonia di premiazione. Con la consegna dei 250 mila dollari. Li ha messi tutti il co fondatore di LinkedIn Reid Hoffman. Uno che ha detto: “In un mondo che cambia, essere prudente è la cosa più rischiosa che puoi fare”