Ci sono due notizie che alla fine ci raccontano la stessa storia. La prima è che la Sony in quattro mesi ha venduto meno di un milione dei suoi super tecnologici visori da 400 euro per giocare con la realtà virtuale sulla PlayStation. Troppo pochi, dicono gli analisti. La seconda è che al Mobile World Congress di Barcellona la star è un prodotto di 17 anni fa: è il mitico Nokia 3310. Un telefonino che fece furore nel 2000 e che era finito nel catalogo delle cose perdute, travolto dall’avvento dell’iPhone e dei nuovi telefonini che fanno di tutto.
Il nuovo Nokia 3310 è semplice come il suo predecessore: telefona e manda gli sms e basta. Niente notifiche, niente social, niente app, niente navigazione Internet. La fotocamera ha una definizione di immagini così modesta rispetto alla concorrenza che ti chiedi che senso abbia. Ha un solo gioco: il vecchio Snake, il serpente che gira per lo schermo. Archeologia ludica. Eppure il 3310 a rivederlo sembra bellissimo e non solo perché lo hanno colorato: è robusto, se cade non si rompe e se anche si rompe pazienza, costa appena 50 euro mica mille; non ha i tasti touch, ma sono lì, belli grossi e da premere, impossibile sbagliarsi. Ha una batteria che ti consente di parlare fino a 22 ore (ma può stare in stand by fino a un mese, roba da fantascienza per noi).
L’improvvisa euforia per Nokia 3310 non è soltanto una botta di nostalgia, come il ritorno dei dischi a 45 giri e il successo dei libri di carta. E’ l’altra faccia del mancato boom della realtà virtuale, o dei televisori curvi e a 4k, o delle console di videogiochi in 3D o di altri strumenti meravigliosi ma che a volte rischiano di diventare i nostri padroni e non il contrario: come quando ci impongono continui ed estenuanti aggiornamenti del software, o a girare con in tasca i cavetti per ricaricare il telefonino alla prima presa disponibile. Vedremo come andrà sul mercato questo telefonino che telefona e basta ma intanto il Nokia 3310 ci parla dell’esigenza di una tecnologia più semplice e, a volte, della necessità di essere un po’ meno connessi. Di rallentare un po’ come ha suggerito persino Bill Gates qualche giorno fa. Sono segnali da non trascurare.
Questa vicenda ci dice anche che non sei davvero finito finché hai una storia da raccontare, come diceva il protagonista di Novecento: il Nokia 3310 non è prodotto dalla gloriosa Nokia, perché nel frattempo l’azienda simbolo della Finlandia è entrata in crisi, è stata attratta nell’orbita di Microsoft nel 2011, acquistata nel 2013, e poi è andata a gambe all’aria. Ill 1 dicembre 2016 la Microsoft ha ceduto il marchio alla HMD, una piccola società. Finlandese. Di ex dipendenti Nokia. Che adesso si prendono la loro rivincita.