Mark Zuckerberg fa orecchie da mercante e, almeno per il momento, evita di rispondere alla lettera di Laura Boldrini, che chiede al capo di Facebook di intervenire contro l’odio in rete e le fake news. Ma la presidente della Camera ha indirettamente trovato un compagno di percorso altrettanto importante per la sua battaglia: Tim Cook. Il numero uno della Apple, intervistato dal Daily Telegraph, manda il suo perentorio avvertimento: le “fake news”, ovvero le false notizie, le bufale, “uccidono le menti delle persone”. E sul rimedio non ha dubbi: le aziende tecnologiche devono passare al contrattacco.
“Le elezioni sono finite, il problema delle fake news no”, aggiunge Cook. Ecco perché “tutte le compagnie tecnologiche devono creare degli strumenti che aiutino a diminuire il numero delle fake news”. E, quasi si fosse messo d’accordo con Laura Boldrini, auspica una “massiccia campagna, che comprenda ogni fascia generazionale”.
Proprio per sensibilizzare aziende, istituzioni e media, la presidente Boldrini nei giorni scorsi ha lanciato l’appello #BastaBufale con lo scopo di raccogliere firme (ne sono arrivate oltre 10.000 in pochi giorni) e consegnarle a scuole, università, imprese, editori e social network. Ad essere chiamati in causa sono soprattutto quest’ultimi: perché non ci possono essere dubbi sul fatto che Facebook, Google e tutte le grandi piattaforme digitali, se solo volessero, potrebbero sviluppare algoritmi in grado di premiare la qualità, piuttosto che le menzogne, spesso propagate in rete con fini di propaganda o meramente economici. Perché, come ha ricordato Boldrini a Viva l’Italia: “Essere informati è un diritto, essere disinformati è un pericolo”.