Nel giorno della presa della Bastiglia ma anche della strage di Nizza di un anno fa, il terrorismo torna a far sentire la sua macabra voce dall’Egitto: insieme all’emergenza migranti, alla nuova strage a Gerusalemme e alle stime leggermente più rosee di Bankitalia sull’economia del Bel Paese, sono questi, secondo noi, i titoli che avranno spazio sulle prime pagine dei giornali di domani.
La notizia egiziana è piombata nel pomeriggio e al di là dell’entità della gravità desta impressione. Sei turiste accoltellate in un resort di Hurgada, una delle località balneari più famose sul Mar Rosso, da un uomo arrivato a nuoto sulla spiaggia dell’hotel. Le vittime al momento sono due donne tedesche. L’assalitore, giovanissimo, questa volta non gridava ‘Allah akbar’ ma, al momento della cattura, “non voglio egiziani, il mio obiettivo sono gli stranieri”. La raccapricciante follia continua.
Nuova ondata di sbarchi di migranti nel sud d'Italia, dove ne sono già arrivati 5000 nelle ultime ore - e in questo fine settimana si arriverà a un totale di 7.000 - tra Catania, Salerno, Vibo Valentia, Crotone e Brindisi. Proprio nella cittadina pugliese è giunto un neonato venuto alla luce durante la traversata fra gli 860 migranti sbarcati dalla nave Aquarius dell'organizzazione umanitaria Sos Mediterranee. A bordo altri 120 minori. Il neonato, chiamato Cristo, è in buone condizioni di salute. Meno male. L'Italia continua a essere in emergenza: con 25.000 arrivi a giugno (+8% rispetto a maggio) e 85.000 dall’inizio anno. Si spera che l’intesa stretta dal ministro Minniti con i sindaci libici possa frenare il flusso contrastando gli affari dei mercanti di esseri umani, veri e propri schiavisti, ma al momento questa è la preoccupante realtà.
Sangue e paura a Gerusalemme, dove nel terzo luogo più sacro dell’Islam, la Spianata delle Moschee, si è consumata una strage: i 3 palestinesi del commando e 2 agenti israeliani è il bilancio mortale dello scontro a fuoco. Per la prima volta dal 1990, la preghiera del venerdì alla moschea al-Aqsa annullata. Ne è seguita la triste litania delle prese di posizioni politiche. Il presidente dell’Autorita’ palestinese Abu Mazen, ha condannato l’accaduto nel corso di un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha lanciato a tutte le parti un appello alla calma. Per Hamas, invece, l’episodio è “la reazione naturale al terrore israeliano e una prova della resistenza all'occupazione da parte del popolo palestinese". Tutto secondo copione ma resta il fatto che la totale stagnazione dei negoziati per una vera pace non giova al clima che respirano due popoli da troppi, troppi anni avvinghiati in un conflitto di cieco odio.
Tornando in Italia è durato un’ora il “sereno” interrogatorio del ministro dello Sport Luca Lotti, sulla fuga di notizie legate al caso Consip. I suoi legali tengono a precisare che “ha risposto puntualmente a tutte le domande che gli sono state rivolte e ha ribadito con fermezza la sua estraneità ai fatti contestati". Nuova puntata di una vicenda che puo’ ancora riservare sorprese. Veniamo a Bakitalia che con il suo Bollettino da una boccata di fiducia alla nostra economia. Secondo Palazzo Koch Il Pil italiano aumenterà dell'1,4% quest'anno, dell'1,3% il prossimo e dell'1,2% nel 2019, rispetto alle previsioni dello scorso gennaio +0,9% quest'anno, +1,1% nel 2018 e 2019. Si tratta sempre di stime e per nulla strabilianti ma dopo anni di palude, qualcosa comincia a muoversi. Da via Nazionale, però, si ricorda anche il record del debito pubblico: a maggio è’ arrivato a quota 2.278,9 miliardi, è salito di 8,2 miliardi in un mese. Quindi c’e’ poco da brindare. E la rabbia monta di fronte ai casi di femminicidio, a Bari, Caserta, Siena e Roma, una ignobile mattanza.