In Cina c’è un nuovo boom per le biciclette. Il loro rilancio questa volta non è legato alla povertà, come in passato, ma è frutto dell’esplosione di una APP “Mobike”, che, sulla scorta del successo di Uber e di Didi, permette di individuare dove si può trovare una bicicletta, di usarla ad un costo di pochi centesimi l’ora, e infine di lasciarla dove si vuole.
Prezzo e disponibilità, le ragioni del successo
La facilità di reperimento, la semplicità di utilizzo e il costo competitivo, unito al desiderio di non inquinare e di evitare ingorghi stradali, ha fatto di Mobike una APP utilizzata da milioni di cinesi e pronta ad essere esportata con successo.
Tutti pazzi per la bici (condivisa)
Mobike è stata lanciata nel mese di aprile del 2016 a Shanghai, ed oggi conta su un’offerta enorme di biciclette in una quindicina di grandi città della Cina, ma ha stimolato la nascita di altre APP concorrenti così da generare un interesse straordinario verso questo modello di trasporto, da parte degli oltre 800 milioni di utenti del web mobile.
Ofo, concorrente pechinese di Mobike, è presente in 35 grandi città della Cina. A differenza di altri modelli di APP per bikers, Mobike e Ofo non impongono un luogo fisso per la restituzione delle biciclette, ma è la stessa APP che permette di trovare una bici, di sbloccare la chiusura di sicurezza e di lasciarla dove si vuole, con l’addebito automatico dell’importo relativo.
Il nuovo stile dei cinesi
Personalmente ritengo che questo boom della bici condivisa che conquista la Cina, possa dire qualcosa sulle aspettative dei consumatori cinesi, e possa dire qualcosa anche agli operatori turistici. Alla base del successo di Mobike non ci sono solo aspetti legati al mezzo di trasporto, al ringiovanimento dell’immagine della bicicletta, ma anche, soprattutto, a nuovi comportamenti, e allo stile di vita di chi decide di lasciare a casa l’auto, e di utilizzarla.